Volvo C30 è anche un laboratorio per l’ecologia

da Milano

Al primo salone del 2008, quello di Detroit, dove i costruttori hanno mostrato come intendono ridurre le emissioni, l’icona dello stand Volvo è stata la piccola europea C30. Si è infatti presentata con le vesti e i contenuti del prototipo Re-Charge.
Una vettura ibrida il cui motore 1.6 da 100 cv che può funzionare con l’E85, miscela composta dal 15% di benzina e dall’85% di ecologico bio-etanolo, fa da spalla ai quattro elettrici (uno per ruota) per assicurare un’autonomia che non dipende solo dalla presenza di prese di corrente. Infatti, quando la carica delle batterie scende al 30% si accende al minimo svolgendo il ruolo di generatore, pur essendo sempre pronto a ricoprire il compito istituzionale su preciso comando, in autostrada o nelle repentine richieste di potenza. La Re-Charge, quindi, porta alla ribalta la filosofia Volvo sulla riduzione dei consumi e delle emissioni ma, mentre continua l’evoluzione di questo concetto, la casa svedese affida alla C30 turbodiesel di 2 litri il compito di rendere subito disponibile un’innovazione tecnica che testimonia l’impegno per l’ambiente. È il cambio Powershift con doppia frizione e 6 marce, che può funzionare sia nella modalità totalmente automatica sia in quella sequenziale-manuale riducendo i consumi dell’8%, ma assicurando comfort e piacevolezza di guida. Una novità che fa presumere una crescita d’interesse verso la giovane C30, modello che «nonostante abbia avuto una partenza più cauta rispetto alle aspettative - spiega l'amministratore delegato di Volvo Auto Italia, Michele Crisci - ci ha dato delle soddisfazioni.

Nel 2007 abbiamo, infatti, consegnato circa 5mila unità della nostra piccola, un risultato tutt’altro che trascurabile, che assegna a C30 il primato tra le due porte di segmento C premium. Va inoltre sottolineato che le C30 sono state richieste con un livello elevato di allestimenti ma, soprattutto, che C30 ha svolto un eccellente lavoro in termini di conquista, aprendo a Volvo inedite fasce di mercato».

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