Vuoi girare un bel film? Ti serve un bel romanzo

Vuoi girare un bel film? Ti serve un bel romanzo

La letteratura è un sogno guidato, scriveva Borges, né sorprende la sinergia tra la Repubblica delle Lettere e il cinema, pronto a far sognare sogni altrui. Due settori in pericolo per l’invadenza delle nuove tecnologie che si alleano sempre più spesso. L’alleanza viene ora ribadita da una conferma di livello: Keira Knightley sarà Anna Karenina, nell’adattamento dell’opera di Tolstoj firmato Joe Wright. Sulle orme di Greta Garbo, la star britannica si butta a pesce nei romanzi epici come Orgoglio e pregiudizio (ancora con Wright), che le fruttò una nomination all’Oscar.
Stavolta, in questa importante produzione angloamericana, che include Jude Law (sarà il marito di Anna, Aleksej Karenin), Aaron Johnson (conte Vronskij), Kelly MacDonald, Emily Watson e Olivia Williams, l’ossuta Keira si muoverà nell’alta società russa del diciannovesimo secolo.
Non si contano le cineversioni del classico tolstojano, ma alla Knighley basterà rifarsi a Greta Garbo (1935), Vivien Leigh (1948) e Sophie Marceau (1997). Sarà che l’Occidente è in crisi, anche di idee, ma la tendenza libresca sul grande schermo si rafforza. Guardando il cartellone, colpisce la filiazione dei film di genere da libri, più o meno omonimi. Il drammatico Carnage di Roman Polanski, negletto dalla giuria di Venezia, discende dall’opera di Yasmina Reza Il dio della carneficina, che Adelphi ha rattamente mandato in libreria il 24 agosto, con la notizia della partecipazione del film alla Mostra.
Il meno magistrale, però avvincente kolossal The Eagle, è tratto dal romanzo di Rosemary Sutcliff La legione scomparsa (in Italia pubblicato da Mondadori). La storia dei 4mila soldati della Nona legione, mandati oltre il Vallo di Adriano è un classico della letteratura inglese: oltre un milione di copie vendute nel mondo. Tornando alle eroine romantiche, è appena uscito Jane Eyre dell’americano Cary Fukunaga: basato sul capolavoro di Charlotte Brontë, il cineadattamento si presenta in chiave gotica e vede Mia Wasikowska (Alice in Wonderland) e l’ormai prezzemolino Michael Fassbender (A dangerous Method, Shame) protagonisti di un amore travolgente.
Martin Scorsese, intanto, manderà al festival di Roma un assaggio del suo Hugo Cabret in 3D, tratto da La straordinaria invenzione di Hugo Cabret (Mondadori) di Brian Selznick, che ambienta le vicende di un orfano alla Dickens nella Parigi del 1931. Altamente visivo, con le sue illustrazioni in bianco e nero, questo classico per adolescenti al cinema impegna Asa Butterfield come Hugo e Jude Law nel ruolo del di lui padre defunto. E ancora al pubblico junior si rivolge War Horse, classico epico di Steven Spielberg, in italia per il 20 gennaio 2012 mentre negli Usa uscirà a Natale, essendo un film per famiglie. Ispirato all’omonimo libro di Michael Morpurgo (Rizzoli), narra il legame tra un ragazzo e un cavallo, pronti a scoprire l'amicizia e il coraggio. Dal 14 ottobre, inoltre, ragazzini a frotte per la versione tridimensionale d’un superclassico: I tre moschettieri di Paul W. S. Anderson, ispirato al noto romanzo di Alexandre Dumas.
E gli italiani, come stanno messi in quota letteraria? C’è Un romanzetto canaglia (Sellerio) di Roberto Bolaño: sarà "Il futuro" con Nicolas Vaporidis.

E al settantenne Bernardo Bertolucci, che a Roma ha appena iniziato le riprese del suo film tratto dal romanzo breve di Niccolò Ammanniti Io e te, risponde da Torino Lucio Pellegrini, che utilizza il romanzo di Nick Hornby È nata una star? per narrare una vicenda boccaccesca, dove Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo allibiscono, venendo a sapere che il proprio figlio (Pietro Castellitto) mostra in rete il suo talismano da giovane pornoattore.

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