Williams, contrabbasso classico esalta l’Adagio di Joaquin Rodrigo

Il contrabbasso fu adottato dal jazz come strumento a pizzico, più che ad arco, e come supporto ritmico degli attrezzi melodici che erano soprattutto la tromba, il trombone e il clarinetto. Soltanto dopo molto tempo il contrabbasso diventò strumento dialogico, di integrazione solistica (all’inizio degli anni Quaranta, con Jimmy Blanton) e poi anche di solismo puro. Più difficile fu l’avvento di contrabbassisti come direttori di gruppi e di orchestre, ma l’esempio del genio di Charles Mingus ha fatto scuola. Nel teatro di Bollate, nell’hinterland di Milano, si è ammirato un suo grande successore, Buster Williams, in quartetto con Stefon Harris, vibrafonista stupendo, George Colligan pianoforte e Lenny White batteria.

Musica eccellente e perfetta coerenza impressa al gruppo, di stile «classico contemporaneo», dalla forte personalità del direttore. A lui si deve il vertice del concerto con un magnifico exploit di solo contrabbasso, per il quale ha scelto il tema bellissimo dell’Adagio del Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo.

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