Woodstock ora rinasce a Faenza (senza politica)

Ammettiamolo: è una bella idea. Quest’anno il Meeting delle Etichette Indipendenti (Mei) prova a ricreare l’atmosfera di Woodstock a quarant’anni esatti dall’evento che ha cambiato la storia del rock. Perciò dal 27 al 29 novembre a Faenza, dove da anni si ritrovano tutte le etichette che contano nella discografia indipendente, andranno in scena proiezioni di video e altre iniziative fedelmente collegate a quanto accadde dal 15 agosto 1969 a Bethel vicino a New York. Insomma, dalle 17.07 di venerdì, in perfetta sincronia con l’ora in cui Richie Havens salì sul palco, verranno proiettati film (quello originale, le Lost Performances e i Woodstock Diaries) e si svolgeranno incontri e mostre. In più, chi può dimostrare di essere stato davvero a Woodstock nel 1969 sarà ospite della manifestazione in modo che, come spiega l’infaticabile e creativo Giordano Sangiorgi, patron del Mei, «sarà il nostro omaggio a chi ha partecipato al concerto originale».

Insomma, un’iniziativa mica male - per di più inserita in un programma di tanti altri eventi live - che ha lo scopo filologico e musicale di riproporre l’atmosfera di un’epoca e non soltanto di utilizzarla a scopo strumentale per fini nostalgici o politici.PG

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