Woody Allen diventa mago per scoprire il serial killer

La storiellina, gialla, è gracile gracile, se non fosse di Woody Allen passerebbe sotto silenzio. Certo, classe e eleganza non si discutono, però, tanto per dire, delle immancabili battute, più costruite che spontanee, ne restano in mente sì e no un paio: «La più grande emozione? Una cena senza bruciori di stomaco», oppure «come nascita sono di confessione ebraica, poi mi sono convertito al narcisismo». Seguendo la rotta di Match point siamo ancora a Londra, dove la spigliata studentessa americana in giornalismo Scarlett Johansson, chiusa nella cabina da cui dovrà sparire con la complicità del mago Woody Allen riceve la soffiata del fantasma di un famoso cronista: è l’aristocratico Hugh Jackman il killer dei tarocchi. La ragazza avvicina il presunto assassino di dieci squillo, fingendosi un’ereditiera, figlia dell’illusionista, spacciato per petroliere. Ma investigatrice e sospettato s’innamorano: è lui o non è lui? Insomma, niente di più di un’operina, d’autore disimpegnato.

Se non altro il raggrinzito protagonista non prova nemmeno a insidiare la paffuta nanerottola Scarlett Johansson, ormai più invadente della rucola.

SCOOP (Usa, 2006) di Woody Allen, con Woody Allen e Scarlett Johansson. 93 minuti

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