Milano«X Factor» ha sfondato riportando la musica in Tv, un fenomeno arrivato a un punto tale da indossare i galloni della cultura e presentarsi in pompa magna alluniversità milanese Bocconi.
L'invito ai tre «giudici» Simona Ventura, Mara Maionchi e Morgan, al conduttore Francesco Facchinetti, al produttore di Magnolia Giorgio Gori e ai cinque finalisti del talent-show di Raidue è giunto dal professore Severino Salvemini, direttore del corso di laurea di Economia per le arti, la cultura e la comunicazione: «X Factor» è «diverso», produce valori e cultura musicale, e per una volta la tv non è solo trash, questo il succo della convocazione davanti a unaula magna piena zeppa (soprattutto) di giovani ragazze entusiaste. A tenere la scena più e meglio di tutti, come al solito, quellistrione dun Morgan, che non manca di punzecchiare qui e là anche Simona Ventura e poi persino la «discutibile esibizione di Mike Bongiorno nellultima puntata», quella andata in onda martedì scorso.
A Morgan non è proprio andata giù la scenetta di Mike che mostrava un fotomontaggio in cui la Maionchi ci metteva la testa e prevedibilmente una pornostar metteva il resto. Foto esibita a lungo da SuperMike nonostante, spiega Morgan, in studio tutti gli intimassero di toglierla dall'occhio delle telecamere. «X Factor» fa vincere la musica o la tv?, hanno chiesto gli studenti in aula: Simona Ventura è sicura: «Vince la musica, qui i ragazzi imparano che se vogliono vivere di musica devono passare attraverso sacrifici e tanta umiltà». Giorgio Gori ha spiegato alla platea la nascita di «X Factor» e le sue differenze con il precedente Pop Idol: «Qui i giudici sono anche capisquadra in competizione fra loro».
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