Diciamo che i giri conclusivi con Button iron man che va a vincere beffando proprio alla fine Vettel riconciliano con questa Formula 1. Diciamo che vedere un pilota trionfare come lui, da ultimo a primo e primo allultimo giro utile, più che un gioco di parole è una poesia motoristica. Diciamo che la Ferrari ritirata con Alonso proprio per colpa di Button e sfortunata, ammettiamolo, molto sfortunata con la pioggia, non riconcilia per nulla con la dea bendata.
Diciamo però, e soprattutto, che la formula uno di questo anno motoristicamente folle, la formula playstation, la formula delle gomme che durano poco e mandano in casa di cura gli strateghi, questa formula con le ali che si muovono e i tasti super turbo che sembrano giochi ma qui si chiamano kers, ecco, proprio non sentiva la mancanza della pioggia e di un Giove Pluvio così in vena di scherzi. Risultato? Sei safety car e due mini Gp scattati dietro la simpatica vetturetta.
Diciamo che Giove Pluvio, oltre a fare lo spiritoso, non veste casacca ferrarista. Perché è intervenuto al primo via imponendo la partenza dietro la safety car e togliendo ad Alonso la quasi certezza della zampata per il sorpasso. Negli ultimi due Gp, infatti, lo spagnolo e la Rossa avevano dimostrato uno scatto bruciante al semaforo verde, merito anche e soprattutto del nuovo dispositivo introdotto a Barcellona. Un Giove Pluvio non pago che è poi intervenuto in piena gara, dimostrando di avere gli occhi a mandorla: lacquazzone si è infatti abbattuto un attimo dopo che il muretto della Rossa aveva detto ad Alonso di rientrare per indossare gomme intermedie visti i super tempi che stava inanellando Button. Risultato: spagnolo e Cavallino costretti a tornare ben presto sui loro passi, Vettel graziato, il giapponesino Kobayashi inspiegabilmente (non aveva ancora fatto la sosta) secondo e Massa dietro di lui ad addolcire la pillola ferrarista.
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