Londra - Gli invitati? Tutti scelti autonomamente dai ragazzi. Uno dei pochi commenti che la Casa Reale ha voluto fare in occasione del matrimonio tra William e Kate è stato proprio quello sulla scelta dei 1900 invitati ala cerimonia. «Pochi vip, più gente comune» avevano promesso gli sposi. Poca etichetta e più spontaneità, ma soprattutto scelte indipendenti dal rigido protocollo imposto dal Corona britannica. Sarà. Quando è stato diffuso l'elenco degli ospiti però, è stato impossibile non pensare che anche «i ragazzi» hanno in realtà dovuto sottostare alle regole della diplomazia in vista delle future alleanze viste di buon occhio a Buckingham Palace.
Lasciamo stare le varie teste coronate invitate all'evento, una mossa praticamente obbligata quando si tratta di famiglie reali. Rileggendo i nomi dei politici chiamati a partecipare riesce difficile immaginare che siano stati proprio William o Kate a voler lasciare fuori dalla porta i due maggiori protagonisti della politica inglese degli ultimi vent'anni, i due ex primi ministri Blair e Brown, non dimenticando invece di offrire un posto d'onore al premier attuale David Cameron - tutt'ora indeciso su quale abito da cerimonia indossare - e al successore della Thatcher, John Major. La Lady di Ferro non sarà presente, ma solo per motivi di salute.
Vien da pensare che dietro ai motivi di una simile decisione vi siano senza dubbio i consigli degli assistenti del principe Carlo. La religione sicuramente non è stata determinante: Blair si è fatto cattolico e questo sicuramente non è piaciuto alla Regina, ma Brown è rimasto fedelmente anglicano senza per questo riuscire a guadagnarsi un posto tra gli illustri invitati. Per quanto riguarda il mancato invito alla famiglia Obama, anche in questo caso i due colombi non hanno avuto voce in capitolo. Probabilmente ad aver la meglio sono stati i motivi i sicurezza nazionale: lo stato di allerta in occasione del matrimonio è già altissimo e le migliaia di agenti in servizio non sarebbero state in grado di far fronte anche alla presenza del presidente degli Stati Uniti. Ragioni di convenienza imposte dalla nonna e da Carlo devono aver tenuto lontana anche la pecora nera della famiglia, quella Sarah Ferguson travolta dagli scandali e dalla bancarotta, più gradita ospite nelle trasmissioni televisive americane che a palazzo.
Al matrimonio andranno solo le sue figlie. Così, alla fine, per i due giovani sposi la libertà di scelta si è ridotta a qualche centinaio d'invitati.
Qualche compaesano del villaggio dov'è nata la plebea Kate, un po' di fumo negli occhi dell'opinione pubblica, qualche attore anticonformista ma inglesissimo come l'interprete di mister Bean, i coniugi Beckham e qualche cantante alla moda per dimostrare che questo è un matrimonio per giovani e una nutrita schiera di coppie gay tra cui spiccano sir Elton John e il suo compagno David Furnish appena divenuti genitori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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