Zavorrati da troppe canzoni i buffi pinguini del tip tap

Il successo della Marcia dei pinguini di Luc Jacquet ha forse indotto George Miller (quello di Babe va in città) a cimentarsi anche lui su questi uccelli senz'ali in Happy feet («Piedi felici»). A Miller, però, maneggiare maiali curiosi riesce meglio che controllare pinguini ballerini di tip-tap. Il fascino del suo Babe era infatti tutto nella dimensione sinistra della città cosmopolita dove si svolgeva la vicenda; mentre il gelo polare di Happy feet non offre spunti che non si siano già visti nell'Era glaciale e nell'Era glaciale 2, oltre che nella Marcia. Il resto del film echeggia Il gabbiano Jonathan Livingston di Hall Bartlett, ora in dvd (Paramount), perché presenta un animale insofferente del conformismo del branco, dal quale viene presto cacciato. Per rimediare al tono amaro dell'esilio, sono stati inseriti infiniti momenti canori, mezz'ora di troppo che rende il film consigliabile solo a bambini e adulti molto, molto riposati.

Il miglior umorismo, si sa, è quello involontario: nell'edizione italiana, doppiata, affiora quando i titoli di testa citano celebri attori che danno voce ai personaggi, ma solo nell'edizione originale...

HAPPY FEET di George Miller (Usa, 2006) animazione. 108 minuti

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