Torino Due partite e zero punti in classifica: prima o poi succede a tutti. Che però capiti al Toro in serie B è davvero clamoroso e infatti non era mai accaduto. Eppure così va il mondo granata: al rovescio, ormai da tanti anni. Troppi, per chi ha guardato il mondo del pallone dall'alto in basso.
Ultima da sola dopo essere stata battuta dalla matricola Varese e dal non irresistibile Cittadella, la squadra di Franco Lerda. Ragazzo del Filadelfia vero, tornato a Torino in estate dopo una carriera da attaccante giramondo e da allenatore capace di costruirsi una credibilità lavorando ai margini dell'impero e ottenendo risultati superiori alle aspettative a Saluzzo, Casale, Pescara, Pro Patria e Crotone. Era e rimane l'uomo della rinascita, sempre che il presidente Cairo non metta in scena un ribaltone dei suoi nel caso in cui sabato non arrivino i tre punti casalinghi guarda caso proprio contro il Crotone. «Non voglio alibi - ha spiegato il tecnico -. Certo non mi aspettavo una partenza così, ma possiamo venirne fuori solo lavorando e recuperando gli infortunati». Perché poi è anche vero che al Toro non gira quasi mai bene: Bianchi, lo scorso anno autore della metà dei gol della squadra, è infatti ai box da un paio di settimane per un dolore alla schiena. E quando il ds Petrachi era finalmente riuscito, una manciata di giorni prima dell'inizio del campionato, a trovarne il sostituto in Bernacci (15 gol l'anno scorso all'Ascoli), si è poi dovuto arrendere alla decisione di quest'ultimo di abbandonare il calcio a causa di una forte forma depressiva. Così - rincorri oggi e rincorri domani visto che la programmazione non fa parte del modus operandi di Cairo, almeno nel calcio - si è arrivati ad Alessandro Pellicori, 29enne attaccante globetrotter capace di cambiare 14 squadre in 10 stagioni: contro il Cittadella però non è ancora potuto scendere in campo e in attacco i vari Iunco, Sgrigna e Lazarevic hanno fatto quello che hanno potuto non essendo proprio del mestiere. «Sul piano caratteriale non è andata come mi aspettavo, i ragazzi non hanno sufficiente autostima - ha provato a spiegare Lerda -. Ma dobbiamo rimanere super compatti».
Allenatore e psicologo, questo è quanto: con una rosa rivoluzionata - una dozzina di nuovi arrivi quasi tutti a costo zero e altrettante partenze -, scommesse intriganti ma rischiose (il rilancio di Obodo, per esempio) e giovani come il nazionale Under 21 Ogbonna che non riescono a fare il salto di qualità.
Siccome però non si può buttare tutto a mare il 30 agosto, va detto che nessuno in serie B ha vinto due partite su due e che nel 2000-2001 i granata avevano raccolto solo un punto dopo 180' festeggiando poi il ritorno in A.
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