Gli zingari accampati a Brignole finiscono in questura

Gli zingari accampati nei giardini davanti alla stazione Brignole finiscono in questura. Nessun intervento della polizia, sia chiaro. Anzi, l’assessore comunale Francesco Scidone comunica che in poche ore dal loro arrivo lo scorso 2 luglio, i sette camper di nomadi erano stati allontanati dai vigili urbani. Ma visto che il problema si ripropone ciclicamente, il senatore Giorgio Bornacin, anche a seguito delle denunce di molti cittadini fatte tramite le pagine del Giornale, ha deciso di chiedere un intervento del questore Filippo Piritore. Al responsabile della polizia genovese ha fatto presente come ormai un po’ in tutto il centro la situazione sia diventata insostenibile. «Oltre agli zingari che si accampano spesso a Brignole, ad ogni semaforo troviamo lavavetri o giocolieri che chiedono l’elemosina - sbotta Bornacin -. In molti casi queste persone sono anche arroganti e aggressive. Se non ottengono qualche spicciolo non esitano a minacciare gli automobilisti. Mio figlio è terrorizzato, ogni volta mi prega di dare i soldi ai questuanti perché è spaventato dal loro atteggiamento».
Non solo ai semafori la situazione sta diventando insostenibile. «Sempre a Brignole c’è un chiosco di frutta che diventa ritrovo di sudamericani - aggiunge il senatore Pdl - Alcune signore mi hanno detto di essere state insultate passando lì davanti. Quando si fa buio provano anche paura». Al questore è stato chiesto un intervento risolutivo, e nei prossimi giorni una maggiore attenzione verrà chiesta dal senatore anche al generale dei carabinieri.

«La situazione deve essere risolta - conclude Bornacin - Aspetterò qualche giorno per vedere come e se ci sarà un intervento risolutivo, poi eventualmente chiederò anche spiegazioni al ministro dell’Interno. Non posso tollerare che i genovesi si sentano sicuri e che persino il cuore della città passi nelle mani di zingari e accattoni aggressivi».

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