Cronache

Gli zingari si impossessano delle case vuote

Roberta Gallo

Nomadi o stanziali?Da anni gli zingari che abitano nella nostra città non girano più per l'Europa ma si sono stabiliti in alcune zone che hanno eletto come loro quartieri stanziali. Chi vive nel campo nomadi, chi è stato spostato in alcune case messe a disposizione dal Comune, chi alloggia in alcuni punti della città sostando abusivamente in parcheggi dedicati alle macchine, senza servizi per campeggiatori e camperisti. Alcuni, però, hanno deciso di occupare delle case abbandonate sulle alture della Valbisagno. Via Liggia, la creuza che sale da Fossato Cicala è costellata di casette indipendenti, oramai disabitate. Alcune più ruderi che abitazioni agibili. Ma a loro questo non importa. Famiglie di nomadi si sono impossessate di queste case e hanno deciso di occuparle. Senza luce, senza gas, solo con l'acqua dei trogoli con cui possono lavarsi e lavare la roba. All'inizio nessuno si era accorto di loro. Ma poi la roba stesa, il chiasso, e infine sono arrivati i cani a fare da guardia. Animali mordaci che non fanno avvicinare nessuno. Gli abitanti della zona hanno paura. Hanno chiamato vigili e carabinieri e hanno avvisato anche i proprietari di queste case che abitano in altre zone di Genova e da anni non se ne occupano più. «Appena ho saputo - dice il signor Parodi al telefono, proprietario di una di queste unifamigliari - ho subito fatto denuncia alla stazione dei carabinieri. Gli agenti sono intervenuti ma non sono riusciti a fare niente». «Alla mattina non trovano mai nessuno - continua - e alla sera, quando sono andati, non sono riusciti ad entrare. Non possono intervenire. Noi continuiamo a fare denunce, a riempire moduli ma non arriviamo a capo di niente». «Solo una volta sono riusciti a sgomberarli - conclude - ma a distanza di poco tempo sono ritornati». Sembra siano rumeni. Nessuno capisce come abbiano saputo che lassù ci sono case disabitate. Ma soprattutto nessuno si spiega come possano pensare di poter impossessarsi di case private, trattandole come loro. E vivere in quelle condizioni igieniche veramente da paura. Così Parodi ha dato mandato ad un'agenzia immobiliare per vendere le casette di sua proprietà. Domenico Morabito, consigliere targato Alleanza Nazionale della IV circoscrizione Valbisagno, si è occupato presso il «parlamentino» di via Molassana del problema. A quanto pare, però, senza risultati apprezzabili. Ma i nomadi, settimanalmente, affollano anche piazzale degli Atleti, davanti allo stadio «Ferraris». Non li fa desistere nemmeno il caldo torrido di questi giorni. Hanno parcheggiato le loro roulotte sulla piastra del Bisagno. Un vero e proprio luogo di tortura dove il sole batte a picco tutto il giorno senza tregua. Provate a lasciare la macchina parcheggiata un paio d'ore! Rischi il collasso come ti siedi al volante. Così, dentro, le piccole case viaggianti dei Rom, sono davvero un forno. Quindi, zingari adulti e piccini, vivono all'aria aperta. Hanno colonizzato altri due spazi confinanti con la piastra. Lo stadio e i portici della scuola media superiore «Firpo-Buonarroti». Di giorno, infatti, hanno direttamente trasportato tavolini, sedie e carrozzine con bambini, al fresco, nello spazio coperto dell'edificio scolastico. Lì mangiano, giocano a carte, le donne fanno dormire i piccoli neonati nelle loro cullette mentre quelli più grandicelli corrono e scorrazzano su e giù per il marciapiede. I portici dello stadio, invece, sono i loro bagni pubblici. I nomadi, perché un po' più nascosti da occhi indiscreti, vanno ad espletare lì le loro funzioni fisiologiche. Ma, muniti di grossi recipienti e tinozze, si fanno anche il bagno. Nudi, ovviamente. E fin che si tratta di bambini lavati e sciacquati all'interno delle tinozze, niente da dire. Il dito, soprattutto degli abitanti della zona, è puntato contro gli adulti, uomini e donne, che senza pudore, escono da queste simil vasche da bagno improvvisate, come mamma li ha fatti, lasciando a volte senza parole le ignare signore che transitano da quelle parti per raggiungere il mercato di via Tortosa e i negozi di via del Piano. «Ma i vigili che fanno attraversare le persone durante il mercato di via Tortosa - protesta un signora all'altezza di via Casata Centuriona - non possono intervenire in qualche modo, multarli, costringerli ad andarsene altrove? D'altronde ci sono i campi nomadi, anche qui in Valbisagno - continua - che allestiscano uno spazio per questi zingari che sostano solo alcuni giorni». Sembra però che alla esplicita richiesta di qualche signora più inferocita di intervenire, gli agenti della polizia municipale abbiano risposto che non possono fare assolutamente nulla. «Ma nemmeno per atti contro la morale pubblica? Insomma! Questi fanno come se fossero nel bagno di casa loro, e invece sono nel bel mezzo di un centro cittadino! Una vergogna!». Eppure, nonostante siano anni che i cittadini denunciano questo stato di cose, e il Comune ne sia pienamente consapevole, la situazione non cambia.

Anzi, peggiora di anno in anno.

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