A Zoff il compito di parare la serie B

Alessandro Parini

da Torino

Più che Giampiero Boniperti, la cui rielezione avrebbe davvero il sapore di una restaurazione, Dino Zoff. Il futuro presidente della Juventus potrebbe essere proprio SuperDino, vecchio cuore bianconero ma soprattutto grande uomo di sport cui tutti riconoscono pacatezza e onestà: intellettuale e non solo. Conferme ufficiali naturalmente non ce ne sono: casa Juventus ha le bocche cucite da tempo e anche in ambienti Ifil - la finanziaria che controlla la maggioranza delle quote della società - le notizie filtrano con parsimonia. Di sicuro, il nuovo numero uno della società di corso Galileo Ferraris sarà un grande ex: dopo che John Elkann, vicepresidente di Fiat Auto, ha escluso che un Agnelli possa entrare nel prossimo cda accogliendo nel frattempo la richiesta dell’attuale presidente Franzo Grande Stevens di farsi da parte, gli indizi portano verso chi ha vestito per anni la maglia bianconera distinguendosi anche per doti umane oltre che tecniche.
Il ritratto porta dritto all’ex numero uno della Juventus e della Nazionale. Il quale risulta essere più che disponibile, pur senza essersi esposto in prima persona: la sua voglia di sport è ancora tanta, i 64 anni compiuti lo scorso 28 febbraio non lo hanno ancora convinto a staccare la spina. Per i tifosi e gli addetti ai lavori, il giorno da tenere a mente è quello del 14 giugno quando, in linea con i regolamenti della Consob, la proprietà bianconera dovrà indicare la lista dei consiglieri di amministrazione che entreranno in carica dopo l’assemblea dei soci del 29 del mese.

Su Zoff, questo è certo, nessuno ha da ridire: nella sua carriera di giocatore prima, allenatore, ct della nazionale e presidente della Lazio, mai un’uscita fuori posto, mai un dubbio relativo alla sua integrità. Se tornasse a Torino, la Juve riabbraccerebbe un mito con il quale ha vinto tanto. Il primo acquisto dell’era Zoff è Cristiano Zanetti, ieri visite mediche e presentazione, a Torino, nel disinteresse assoluto.

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