Zurich, meno tasse e più deducibilità con «ViPensiono»

Zurich, meno tasse e più deducibilità con «ViPensiono»

Deducibilità dei contributi fino a 5.164 euro l’anno e tassazione a scadenza ridotta al 15%, sono i vantaggi previsti dalla riforma previdenziale e accessibili tramite il piano individuale pensionistico «ViPensiono» di Zurich. Con l’entrata in vigore dallo scorso gennaio del decreto legislativo 252/2005, sulla riforma della previdenza complementare, infatti, il sistema previdenziale italiano ha subito una rivoluzione.
Grazie al nuovo decreto, sono stati introdotti due elementi importanti: 1) riforma del Tfr (Trattamento di fine rapporto). Il lavoratore può utilizzare anche il Tfr per costruirsi una quota pensionistica aggiuntiva alla pensione di base erogata dall’Inps. 2) nuove regole in materia fiscale. Sotto questo secondo aspetto, i lavoratori che aderiranno a un fondo pensione potranno contare su particolari vantaggi fiscali in fase contributiva, in fase di accumulo e in quella di erogazione.

Autonomi e dipendenti. L’adesione a un fondo pensione permette di dedurre dalle tasse fino a 5.164,57 euro l’anno, senza alcun limite sul reddito dichiarato. Inoltre, la tassazione in fase di accumulo sui rendimenti sarà pari all’11% e si applicherà sul rendimento conseguito (è un’aliquota inferiore rispetto a quella applicata alle rendite finanziarie oggi pari al 12,50%). Al termine dell’attività lavorativa, si potrà scegliere tra una rendita vitalizia (pensione complementare) e una prestazione «mista» (pensione complementare più una quota di capitale). Tuttavia, se il 70% della prestazione maturata convertita in rendita non supera il 50% dell’assegno sociale (oggi pari a 5.061,68 euro annui), sarà possibile il riscatto totale del capitale.

Necessità improvvise. In fase di accumulo, dopo i primi otto anni si potrà ottenere un anticipo della posizione individuale maturata, allo scopo di far fronte a specifiche esigenze. Gli anticipi - fino a un massimo del 75% - possono essere motivati da spese sanitarie straordinarie (in questo caso senza il vincolo degli otto anni di versamenti minimi), acquisto della prima casa per sé o per i figli, spese sostenute per interventi di manutenzione, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo della prima casa di abitazione dell’aderente o dei propri figli. Inoltre, possono essere richiesti anticipi per ulteriori esigenze, nella misura massima del 30%. L’aderente può scegliere di reintegrare in qualsiasi momento gli anticipi percepiti. In fase di erogazione, le prestazioni pensionistiche finali saranno tassate con un’aliquota pari al 15% sulla parte di contributi dedotti. L’aliquota fissa sarà ridotta di una quota pari al 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forma pensionistiche complementari, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali.

I giovani. I lavoratori di primo impiego potranno godere di un particolare regime agevolato che consentirà, per i 20 anni successivi al primo quinquennio, di dedurre dal reddito complessivo i contributi eccedenti il limite dei 5.164,57 euro, per un importo pari alla differenza (se positiva) tra l’importo di 25.

822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche integrative, con il limite massimo annuale di 2.582,29 euro.

Persone a carico. C’è la possibilità di una deduzione fiscale sui contributi versati per loro, con il limite personale di 5.164,57 euro.

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