Elezioni politiche 2022

Così il Pd punta tutto su cittadinanza, ddl Zan e obbligo scolastico

Il programma politico del Pd si focalizza su tre aree: ambiente, diritti e lavoro

Cittadinanza, ddl Zan, obbligo scolastico: i temi su cui punta il programma del Partito democratico

Il Pd ha presentato il programma “Insieme per un'Italia democratica e progressista” in cui è presente il Piano Italia 2027, basato su tre pilastri: Sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale; Lavoro, conoscenza e giustizia sociale; Diritti e cittadinanza. Vediamo nel dettaglio.

La transizione ecologica tra i capisaldi del programma

Il Pd intende attuare una riforma fiscale verde che incentivi famiglie e imprese a investire nella transizione ambientale e nella rigenerazione energetica e sismica degli edifici. Vuole, inoltre, estendere il piano “Transizione 4.0” agli investimenti green delle imprese. I dem hanno previsto di emanare una“legge quadro sul clima e un piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico al 2050”. Un altro obiettivo è quello di attuare un piano nazionale per il risparmio energetico nel quale si prevede l'installazione di 85 GW di rinnovabili in più entro il 2030. Un'iniziativa che potrebbe creare 500.000 nuovi posti di lavoro. Il Pd vuole investire per favorire il passaggio del trasporto delle merci dalla gomma al ferro e all’acqua e per ultimare la sostituzione del parco circolante del trasporto pubblico locale con mezzi a zero emissione e ibridi. A tal proposito è in programma l’installazione di almeno 100.000 colonnine elettriche e di 30.000 punti di ricarica rapida entro il 2027. A questo si aggiunge lo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale nonché la possibilità di avere un trasporto pubblico locale gratuito per giovani e anziani. Tra le altre proposte non può mancare quella di una legge sul consumo del suolo e la creazione di un Piano nazionale per l’acqua, la siccità e il dissesto idrogeologico nonché il monitoraggio e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti come gallerie, ponti e viadotti. Il Pd promette di“non inseguire la discussione sulla costruzione di centrali nucleari” e considera i rigassificatori una “soluzione-ponte”. A tal proposito, intende istituire un “Fondo Nazionale Compensativo Anti-Nimby”, finalizzato proprio alle politiche di compensazione nel dialogo costruttivo con i territori. Per le famiglie con redditi medio-bassi, invece, ci sarà un nuovo contratto “luce sociale” che riguardi l'energia prodotta totalmente da fonti rinnovabili e acquistata dalla società pubblica Acquirente Unico. Tale contratto, della durata di dieci anni, consentirà di avere prezzi di energia elettrica bassissimi a vantaggio delle famiglie. I democratici, infine, promettono di accelerare i processi di etichettatura digitale per dare informazioni utili sull'origine e il tracciamento dei prodotto e l'impatto ambientale della produzione del trasporto.

Diritti civili e Immigrazione, il Pd in prima linea

Il Pd vuole approvare in via definitiva il Ddl Zan contro l’omolesbobitransfobia e introdurre in Italia il matrimonio egualitario. I dem hanno, inoltre in programma anche l'approvazione di una legge sul fine vita e quella sullo Ius Scholae perché “chi è figlio di genitori stranieri e studia in Italia diventa cittadino italiano”. Sul fronte immigrazione è già in agenda l'abolizione della “Bossi-Fini” e la creazione di“un nuovo un modello di accoglienza fondato su piccoli centri diffusi sul territorio e integrati con esso”. Si prevede, inoltre, di sostenere l'allargamento dei corridoi umanitari e, a livello europeo, il superamento del regolamento di Dublino. No ai “blocchi navali”, sì al principio “per cui chi è in pericolo in mare va soccorso e salvato sempre”.

Il programma europeista del Pd

Il Pd vede l'Unione europea come “la nostra casa comune, la nostra protezione, la nostra opportunità”, ma allo stesso tempo è consapevole che serve“una riforma dei Trattati che permetta un salto in avanti istituzionale”, a partire dall’abolizione del diritto di veto. Il Pd propone la nascita di una Confederazione europea che leghi i 27 stati membri e i Paesi candidati e sostiene la creazione di una Difesa comune europea. È altresì convinto che l'Italia debba essere leader nella riforma del Patto di Stabilità verso un nuovo Patto di Sostenibilità. I democratici vogliono, inoltre, destinare lo 0,7% del Pil alle spese per la cooperazione allo sviluppo. Il Pd, infine, si impegna ad adottare una tassa minima globale sulle aziende multinazionali (Minimum Global Tax), come proposto dall’OCSE e dal G20 e a sostenere il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) per non subire la concorrenza sleale delle imprese straniere che sono sottoposte a standard ambientali meno stringenti.

Riforme, il Pd vuol dare il voto ai 16enni

Il Pd considera un valore irrinunciabile la difesa della Costituzione antifascista e ritiene necessario approvare, fin dai primi mesi della prossima legislatura, una nuova legge elettorale così da “superare la frammentazione e il trasformismo”. I dem si prefiggono di dare piena attuazione all'articolo 49 della Costituzione riguardo alla democrazia interna dei partiti e propongono l'introduzione della sfiducia costruttiva. Vogliono abbassare il diritto di voto a 16 anni e approvare una legge per consentire il voto ai cosiddetti fuorisede.

Il Pd, sul fronte giustizia, vuole anzitutto complementare la digitalizzazione del sistema e, poi, istituire per via costituzionale un'Alta Corte che si occupi delle impugnazioni sugli addebiti disciplinari dei magistrati e sulle nomine contestate. Considera “cruciale” il ruolo delle forze dell'ordine e, pertanto, intende investire anche sulla professionalità delle forze di polizia, migliorandone i salari. Vuole creare un'Agenzia europea antiriciclaggio e lavorare affinché abbia sede in Italia.

Le ricette del Pd su lavoro e sanità

Il Pd intende introdurre un salario minimo contrattuale sul modello tedesco e attuare una lotta al precariato che incida sui contratti a tempo determinato com'è avvenuto in Spagna dove si è reso più vantaggioso l'indeterminato rispetto agli altri tipi di contratto a tempo. I dem intendono rendere obbligatoria la retribuzione degli stage curriculari e abolire quelli extra-curriculari, ad eccezioni di quelli attivati entro un anno dalla fine di un percorso di studi. D'altra parte sarà incentivato l'apprendistato “come principale strumento di ingresso nel mercato del lavoro”. Il Pd, inoltre, vuole promuovere lo smart-working, disincentivare il ricorso al part-time involontario e portare avanti un progetto di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario. Il reddito di cittadinanza sarà ricalibrato secondo quanto indicato dalla Commissione Saraceno. E, allo stesso tempo, verrà approvata una legge per garantire l'equo compenso “in tutti i rapporti dove il committente non è persona fisica e che preveda la sanzione in capo esclusivamente al committente”. Nell'ambito della transizione digitale, il Pd si prefigge di attuare il grande piano di assunzione nella pubblica amministrazione, oltre il 2026, favorendo l'occupazione giovanile e femminile.

Sanità. Il Pd intende rafforzare il Ssn e potenziare la medicina del territorio e si impegna a“superare il modello di programmazione della spesa sanitaria costruita per comparti chiusi e tetti di spesa”. Ha in programma un grande investimento sulle Case della Comunità e vuol incentivare la presenza dei medici di medicina generale e degli infermieri di comunità, riducendo anche il ricorso a personale esterno al Ssn. Uno degli obiettivi in programma è il dimezzamento dei tempi delle liste d'attesa entro il 2027 e, pertanto, i democratici vogliono allineare il finanziamento del Ssn a quello degli altri grandi Paesi europei. È in agenda anche l'approvazione della riforma della non autosufficienza che garantisca le adeguate tutele ai caregiver. Il Pd considera“l’attività motoria come un farmaco, prescrivibile dal medico di base e detraibile dalla dichiarazione dei redditi” e, perciò, propone voucher spendibili in attività sportiva per famiglie con Isee medio e basso e numerose.

Gli impegni del Pd su giovani e scuola

La proposta principale è la dote di 10mila euro riservata ai 18enni e finanziata con la tassa sulle successioni e donazioni superiori ai 5 milioni di euro. C'è, poi, la volontà di potenziare l'assegno unico per i figli a carico e il fondo di garanzia mutui, concedendo anche un contributo affitti di 2mila euro per studenti e lavoratori under 35. E, se da un lato il Pd intende confermare l'azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni, dall'altro vuole introdurre una “pensione di garanzia” per i giovani lavoratori precari. In favore dei giovani giornalisti e delle start-up relative all'informazione digitale sarà creato un Fondo nazionale per il pluralismo, l’informazione di qualità e il contrasto alla disinformazione che si finanzierà attraverso un prelievo sui ricavi da pubblicità online per le grandi piattaforme digitali.

I democratici vogliono, poi, rendere obbligatoria e gratuita la scuola dell'infanzia, garantendo al tempo stesso la progressiva gratuità dei servizi educativi 0-3 anni per i nuclei familiari a basso ISEE. Il Pd prevede l'accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche e investimenti nei docenti di ruolo di sostegno. Propone, inoltre, di estendere il tempo pieno e promette non solo la piena gratuità del trasporto pubblico locale per le famiglie a reddito medio e basso (in base all'Isee), ma anche l'acquisto di un computer per tutti gli studenti con reddito medio-basso dalle medie fino all'università. Sarà creato un Fondo nazionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero nel doposcuola e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali. Tra le varie politiche a sostegno dei giovani e delle famiglie vi è la promessa di realizzare 500mila alloggi popolari nei prossimi 10 anni e di introdurre la parità nei congedi di maternità e paternità attraverso una legge sulla co-genitorialità.

Fisco e pensioni. Tutto quello che propone il Pd

Il Pd vuole aumentare gli stipendi netti di una mensilità“con l’introduzione progressiva di una franchigia da 1.000 € sui contributi INPS a carico dei lavoratori dipendenti e assimilati (a invarianza di computo ai fini pensionistici), destinando a tale scopo il recupero di evasione fiscale fissato come obiettivo dal PNRR entro il 2024”. I democratici intendono ridurre drasticamente l'evasione fiscale estendendo la tracciabilità dei pagamenti. Nel contempo puntano ad abolire le micro-tasse e ad attuare una riforma fiscale volta a una riduzione del carico Irpef, razionalizzando le varie agevolazioni fiscali. Vogliono, inoltre, rimodulare l'IRES e superare progressivamente l'Irap. In tema di pensione, invece, il Pd propone un aumento del valore e della platea dei beneficiari della “quattordicesima” e il rafforzamento della previdenza complementare.

Tra le ipotesi c'è quella di rendere strutturali l'Ape sociale (da estendere agli autonomi) e Opzione donna.

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