Giorgia Meloni

"Qualche giorno fa nessuno dei moralizzatori che hanno riempito le pagine di commenti su di voi ha ritenuto di dover dire mezza parola sull'ignobile post pubblicato da sedicenti antifascisti che esibiva l'immagine di Charlie Kirk a testa in giù, con la scritta -1 e con una eloquente didascalia che recitava 'a buon intenditor, poche parole'. Una minaccia di morte, perché le cose vanno chiamate con il loro nome. Tutti zitti. Non ci facciamo fare la morale da questa gente, e siamo fieri di non essere come loro, profondamente orgogliosi di essere alternativi". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla giornata di chiusura di 'Fenix', la festa di Gioventù nazionale in corso a Roma. "Non siamo come loro e non lo diventeremo mai e non cadremo nella loro trappola, perché sarà sempre l'amore e non sarà mai l'odio a muovere quello che facciamo - ha aggiunto -. L'amore per l'Italia, l'amore per le persone, il coraggio di difendere le nostre convinzioni, sempre con il sorriso sulle labbra, con rispetto verso chi non la pensa come noi".

LaPresse
Meloni: "Mossi da amore mai da odio"

"Il merito è l'unico vero ascensore sociale, se viene accompagnato dall'uguaglianza nel punto di partenza. La sinistra post '68 ha provato a far scomparire la parola dal vocabolario, noi l'abbiamo messa al centro dell'azione di governo, nella scuola, nell'università e nel lavoro". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla giornata di chiusura di 'Fenix', la festa di Gioventù nazionale in corso a Roma.

LaPresse
Governo, Meloni: "Abbiamo rimesso al centro il merito"

La piccola vacanza che il presidente del Consiglio si è concessa con la figlia, per altro usando un volo di linea, ha portato Italia Viva a chiedere un'interpellanza parlamentare per chiedere dove fosse andata. Domande arrivate dalla stessa sinistra che per anni ha combattuto perché le donne e le madri avessero pari opportunità sul posto di lavoro, e ora indaga sulla vita privata di Meloni. Bella faccia tosta

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - Le 48 ore di vacanza di Meloni che fanno impazzire la sinistra

"Oggi è una giornata importante. Dopo 3 anni e mezzo in cui noi abbiamo avuto una Russia che non dava alcun segnale di dialogo e pretendeva la capitolazione di Kiev, finalmente si aprono degli spiragli di dialogo, perché c'è una situazione di stallo che è stata costruita dal coraggio degli ucraini, ma anche del sostegno unito che l'Occidente in questi anni ha garantito alla nazione. Ce lo dobbiamo ricordare, perché l'unità dell'Occidente è l'arma che abbiamo per costruire pace e garantire giustizia. Ovviamente l'Italia c'è come c'è sempre stata in questi 3 anni e mezzo, noi siamo al fianco dell'Ucraina, sosteniamo gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti, siamo stati chiamati per il nostro contributo di proposte di diplomazia. Dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili per garantire pace, per garantire giustizia". Lo ha detto la premier italiana Giorgia Meloni prima dell'incontro con Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Fonte: Youtube Palazzo Chigi (NPK)

Ansa
Meloni: "Giornata importante"

Da quando Trump ha annunciato i dazi all'Ue, l'opposizione ripete come un disco rotto: "Ora Meloni parli". E cosa dovrebbe dire? Il silenzio in questo caso è segno di saggezza. Ed è l'unica strada percorribile in questo momento

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Dazi, chi parla e chi fa

Incontro ufficiale in Vaticano tra Papa Leone XIV e Giorgia Meloni, accompagnata da Matteo Salvini, Antonio Tajani e Alfredo Mantovano

Francesca Galici
L'arrivo di Giorgia Meloni in Vaticano

L'ungherese Viktor Orban vuole Ilaria Salis indietro, per poterla processare. La pratica per toglierle l'immunità è già stata avviata e ora l'europarlamentare trema. Per questo, si è rivolta a Giorgia Meloni, che non c'entra nulla e che dovrebbe essere la sua acerrima nemica

Vittorio Feltri
Il pianto della Salis

Il voto del referendum dimostra tre cose: Giorgia Meloni è più fortunata che brava, perché ha contro una sinistra che non si accorge di aver perso e pensa di aver vinto; anche l’elettorato dell’opposizione è riluttante ad aprire le maglie della cittadinanza agli immigrati; il calcio è cosa più seria della politica: Inzaghi e Spalletti dopo la sconfitta umiliante hanno abbandonato la panchina, mentre i leader del Campo Largo si tengono strette le poltrone

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Le tre verità (da ridere) sul voto

Il premier Giorgia Meloni spiega perché non parteciperà alla riunione dei "volenterosi" a Tirana: "Io devo ribadire una cosa che ho già spiegato diverse volte, e cioè che l'Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina", ha detto, "Non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Credo che sia un fatto di chiarezza e di coerenza".

Adalberto Signore
Meloni: "L'Italia non è disponibile a mandare le truppe in Ucraina"
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