L'ex presidente egiziano è comparso in aula insieme ai figli Alaa e Gamal, all'ex ministro dell'Interno e ad altri collaboratori. Devono rispondere dell'accusa di aver ordinato l'uccisione dei manifestanti nei giorni della rivoluzione di gennaio. Il tesoro dell'ex raìs resta in Svizzera. Lui è stato trasferito in una clinica vicina a Suez. GUARDA LE FOTO
Hosni Mubarak
I media salutano la svolta epocale del presidente americano sul Medio oriente. Ma è davvero così? Solo in parte. Nel discorso di Obama alcune importanti (e non casuali) dimenticanze
Assaltate e incendiate da integralisti islamici due chiese copte al Cairo: dodici le vittime. Sono già stati dimenticati i buoni pricincipi sbandierati nei giorni della rivoluzione in piazza Tahrir. A meno di tre mesi la rivolta si profila come un avventato e rovinoso salto nel buio
Il ministro egiziano della Giustizia, Mohamed El-Guindi, fa sapere che l'ex presidente potrebbe essere condannato alla pena di morte, se sarà giudicato colpevole di aver ordinato di sparare contro i manifestanti durante la rivolta che ha portato alla sua caduta. Dure accuse anche ai figli e alla moglie dell'ex raìs. Fratelli musulmani: nasce il partito
Ieri ha avuto un infarto durante un interrogatorio. Oggi l'ex presidente dell'Egitto è stato arrestato insieme ai due figli per 15 giorni. E' sotto inchiesta per gli ordini di aprire il fuoco sui dimostranti, nonché per qualsiasi abuso di autorità del presidente per interessi personali
Trionfano i sì nel referendum per le modifiche della Costituzione in Egitto. Svolta in senso democratico nel Paese dopo la cacciata di Mubarak, al potere per 31 anni
Le trentatre ragazze, i bonifici bancari, le intercettazioni, il fango dei magistrati. Il Cav smonta le tesi dei pm milanesi: "La verità è che la giustizia è senza senso, è tutta una montatura"
Il Riformista intervista uno dei leader della rivolta in Egitto. Bel colpo, ma mancano le domande che contano. E lo scoop diventa, involontariamente, un esempio di come sia facile manipolare la stampa internazionale
Non siamo di fronte a rivolte spontanee ma indotte, che mirano a replicare nel nord Africa quanto avvenuto alla fine degli anni Ottanta nell’ex Unione Sovietica. E in Libia...
Nel blog di Peter Gomez si parla di un effetto domino che, dopo Ben Alì e Mubarak, potrebbe colpire Berlusconi. Il direttore dimentica però che i primi due sono capi di regimi autoritari, mentre il Cav è stato democraticamente eletto