La nave Diciotti arriverà in Italia entra 13-15 ore. Ma resta la linea dura di Salvini: "Se qualcuno ha fatto qualcosa che va contro la legge appena sbarca in Italia finisce in galera"

La nave Diciotti arriverà in Italia entra 13-15 ore. Ma resta la linea dura di Salvini: "Se qualcuno ha fatto qualcosa che va contro la legge appena sbarca in Italia finisce in galera"
Il ministro dell'Interno in visita alla baraccopoli di San Ferdinando è stato contestato dai migranti: "Lasciaci tranquilli"
Salvini ha visitato la baraccopoli di San Ferdinando. Lì è stato contestato dai migranti che abitano la baraccopoli e un folto cordone di polizia ha permesso al ministro di proseguire la visita
Preti di strada, suore e missionari in piazza contro Salvini: "Solidarietà ai migranti". Dieci giorni di digiuni e proteste tra il Vaticano e Montecitorio
Per la prima volta il disco rosso di Salvini riguarda una nave italiana. La Vos Thalassa ha salvato 66 migranti in acque libiche
"Questi ragazzi giustamente vogliono documenti, una casa, un lavoro. Vedete quali sono le condizioni, così non si può fare, e questo lo dico a quelli che affermano che in Italia c'è posto per tutti, non è così". Queste le parole di Matteo Salvini, ministro degli Interni, durante la sua visita alla baraccopoli di San Ferdinando
È stata indetta per oggi la Giornata di digiuno di giustizia in solidarietà coi migranti. Preti di strada, missionari e suore, per manifestare il loro dissenso rispetto alle politiche migratorie del ministro dell’Interno e del Governo, si raduneranno davanti alla basilica di San Pietro. Per dieci giorni, poi, saranno in piazza a Montecitorio, dove terranno un presidio. L’iniziativa è stata promossa da padre Alex Zanotelli a nome dei missionari comboniani, da monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, da suor Rita Giaretta, di Casa Ruth di Caserta, da padre Giorgio Ghezzi religioso sacramentino, la Comunità del Sacro Convento di Assisi. Tra gli organizzatori anche don Alessandro Santoro, della comunità delle Piagge di Firenze e Peppe Sini del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
Matteo Salvini ha le idde chiare: "No al ritorno di profughi dalla Germania e dall'Austria". Un messaggio chiaro a Vienna e Berlino
Dopo l'accordo di Salvini con Serraj, si infiammano le tribù vicine ad Haftar. In molti preparano il jihad contro l'Italia. E dalle tv locali parte la minaccia a Roma