L’America ha vinto, l’America esulta, forse fin troppo: era necessario festeggiare così. Svolta storica, con qualche legittimo dubbio
Lo sceicco del terrore tradito da un corriere. Il Pentagono: la missione era eliminarlo

Bin Laden si nascondeva in un complesso residenziale di lusso, sorvegliato con sofisticate misure di sicurezza. Il video diffuso dalla rete tv americana ABC
Messaggi di esultanza giungono in queste ore da tutti i leader mondiali, in seguito alla notizia dell’uccisione di Osama bin Laden. E un monito, dal presidente afghano Hamid Karzai, che parla da Kabul: "I talebani imparino la lezione". Il Vaticano: "Non ci si rallegra per la morte"
Bandiere a stelle e strisce, canti, slogan e caroselli. Prima centinaia poi migliaia di persone si sono riversate nelle strade. A Washington, alla Casa Bianca, e anche a New York, sul sito di Ground Zero e a Times Square
Nato a Riad nel 1957, diciasettesimo di 54 figli, ad appena 11 anni Osama Bin Laden ereditò una fortuna dal padre. Laureatosi in ingegneria a Gedda, si avvicinò ai mujaheddin che combattevano in Afghanistan contro i soldati dell’Armata Rossa. Nel 1990, durante l'invasione irachena del Kuwait, offrì i suoi uomini a Riad: ma l'Arabia Saudita preferì l'accordo con gli Usa. Una blasfemia per lui, che da lì in avanti lavorò per la rete di al Qaeda, da lui fondata nel 1988
A quasi dieci anni dall'11 settembre il capo di Al Qaida è stato scalzato come pericolo pubblico da un suo seguace Anwar al-Awlaki. Che è più spietato del maestro, è un mago della tecnologia ed è nato negli Stati Uniti. Obama lo vuole morto. E senza bisogno di un processo

I mondiali nel paese arabo scatenano le minacce e la fantasia degli estremisti: "Rapiremo l'asso portoghese", "Vincerà al Qaida". E arrivano anche le minacce per l'edizione russa del 2018: "I Ceceni appoggeranno la causa di Bin Laden"
L'annuncio della Cnn: Osama si troverebbe in Pakistan senza nascondersi sulle montagne. Con lui ci sarebbe anche il suo vice Al Zawahiri