Rudy Guede

L’analisi del giornalista investigativo Alessandro Politi su uno dei casi più discussi della cronaca italiana. Una casa silenziosa. Una studentessa sgozzata. Nessun testimone. È il 2 novembre 2007 quando la studentessa britannica di 21 anni Meredith Kercher viene trovata senza vita nella sua stanza a Perugia. L’unico condannato è Rudy Guede, ma qualcosa per gli investigatori non torna: il DNA di Sollecito sul reggiseno poi smentito, il coltello “sporco” ma contestato, l’accusa di Amanda a un innocente, la violazione dei suoi diritti, i depistaggi, le versioni che cambiano.

Alessandro Politi
Diciotto anni dopo, restano troppe domande e una certezza amara: Meredith ma ha avuto davvero giustizia?

Intervenuto in un incontro a Bologna, Rudy Guede ha ribadito di esser stato vittima di un errore giudiziario, al pari della famiglia di Meredith Kercher. "Sono un 'condannato impossibile': condannato in concorso, ma con chi? E per aver fatto cosa. I familiari di Meredith non hanno ancora una risposta su quanto accaduto"

Giovanni Fiorentino
La provocazione di Rudy Guede: "Sono un 'condannato impossibile'. In concorso con chi?"
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