Deposizione del supertestimone: "Ho visto dallo spioncino della cella Stefano mentre due agenti della polizia lo picchiavano". Imagistrati ordinano un nuovo esame sul cadavere del giovane
Stefano Cucchi
Secondo Giovanardi Cucchi sarebbe morto "perché era anoressico e tossicodipendente". Poi denuncia: "Migliaia di persone si riducono in situazioni drammatiche per la droga". La sorella: "Dichiarazioni gratuite". La procura: primi indagati per omicidio preterintenzionale
Tensione al corteo organizzato per chiedere giustizia sulla morte di Stefano Cucchi. Alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie e oggetti contro le forze dell'ordine. La sorella: "I gesti sconsiderati ci danneggiano"
Interrogati dalla commissiona parlamentare d'inchiesta tre medici del carcere: "Stefano arrivò il 16 dicembre con gravi lesioni"
Il Guardasigilli riferisce in Senato sulla morte del detenuto 31enne: "Ora accerteremo i responsabili e li puniremo". La procura valuta l'accusa di omicidio colposo per i medici del Pertini
Dure accuse del legale della famiglia Cucchi: "Le maggiori responsabilità della morte di Stefano sono proprio dell’ospedale Sandro Pertini". Le fratture di due vertebre se le sarebbe procurate il 30 settembre in seguito ad una caduta. Domani i genitori saranno sentiti dal pm
Sul 31enne morto dopo l'arresto il garante dei detenuti e il sindacato degli agenti penitenziari: "Morto per le percosse subite prima di arrivare a Regina Coeli". La Russa: "Carabinieri corretti". La procura di Roma indaga per omicidio: sentirà agenti e carabinieri. Alfano: "Accertare la verità in fretta"
I carabinieri lo fermarono la notte tra il 15 e il 16 ottobre con addosso 20 grammi di droga, pochi giorni dopo era già morto. Ora la famiglia chide di far luce e divulga le foto del corpo tumetfatto del trentunenne. La sorella: "Pretendiamo una risposta chiara"
Stefano Cucchi, 31enne arrestato per possesso di droga, è rinchiuso a Regina Coeli il 16 ottobre. Trasferito all’ospedale Pertini muore subito dopo. I genitori rivedono il figlio all'obitorio per riconoscerlo: il viso è devastato. E ora chiedono chiarezza