La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto a Palazzo Chigi il presidente francese, Emmanuel Macron, per un atteso incontro bilaterale, cui seguirà una cena di lavoro. Tra i due scambio di abbracci e sorrisi. Dopo l'esecuzione degli inni, la Marsigliese e l'Inno di Mameli, i due leader hanno passato in rassegna il reparto d'onore della Marina Militare schierato nel cortile di Palazzo Chigi. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni riceve Macron a Palazzo Chigi, sorrisi e baci sulle guance con il Presidente francese

"Voteremo sì al Decreto sicurezza perchè è un provvediemnto sociale, qeulla socialità che la sinistra ha perso di vista e che invece è baluardo della destra", così Augusta Montarul di FdI in Aula alla Camera, scatenando la bagarre. Dai banche del M5s sono stati esposti cartelli con scritto "Non si arresta la protesta", "La democrazia non si piega", "Decreto paura". (Alexander Jakhnagiev)

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Montaruli (FdI): "Dl sicurezza è provvedimento sociale". Bagarre in Aula alla Camera

“Il decreto sicurezza è uno sfregio giuridico che ci porta più indietro del Codice fascista Rocco. Vi siete superati: dopo quanto visto con il decreto rave, il decreto Cutro e il decreto Caivano, non pensavamo poteste fare peggio. Ma ci siete riusciti e questo decreto è uno strappo istituzionale”. Lo ha detto Schlein in Aula alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Dl sicurezza, Schlein: "Sfregio giuridico che ci porta più indietro del codice fascista Rocco"

"Eravamo d'accordo che avrei fatto l'intervento riprendendo le argomentazioni del governo in questo dibattito. Quindi per i prossimi otto minuti io farò l'intervento del governo in aula", lo ha detto il dem Marco Mancini in Aula, incrociando le braccia e restando in silenzio per diversi minuti, tra gli applausi dei colleghi di partito. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Dl sicurezza, la protesta del dem Mancini in Aula: "Resto in silenzio, faccio come il Governo"

"Abbiamo aspettato il Ministro Giorgetti per qualche mese, come ormai purtroppo siamo abituati a fare anche con altri Ministri. Se una legge di bilancio viene approvata, non può decidere un Ministro da solo nelle sue stanze, siamo stanchi. L vostra concezione delle regole del gioco è fuori dalla democrazia”. Così Boccia del Pd in Aula Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Boccia (Pd) a Giorgetti: "Su conti pubblici flessibilità non vuol dire meno trasparenza"
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