I mercati scommettono su una bassa possibilità di escalation nell'area del Medio Oriente. Resta alta l'attenzione verso lo Stretto di Hormuz, da dove passa circa il 20% dei flussi di petrolio, dopo le minacce di chiusura da parte di Teheran

I mercati scommettono su una bassa possibilità di escalation nell'area del Medio Oriente. Resta alta l'attenzione verso lo Stretto di Hormuz, da dove passa circa il 20% dei flussi di petrolio, dopo le minacce di chiusura da parte di Teheran
Gli attacchi di stanotte di Israele al cuore dell'Iran infiammano i prezzi del petrolio, mentre stiamo parlando i futures sul Brent sono schizzati al top di $78 al barile. Questo perché crescono i timori di una guerra più ampia in una regione che rappresenta un terzo della produzione mondiale di greggio
La rivoluzione dello shale oil lancia Usa e Canada e aggrava la crisi del cartello economico, sempre meno influente
Aumenta la produzione (ma i consumi calano) e il prezzo del greggio scende sensibilmente. Cosa c'è davvero dietro?
Si infiamma il prezzo dell'oro nero: le quotazioni hanno superato i 120 dollari al barile. Si tratta del livello più alto dall’estate del 2008 per il greggio europeo, da quando partì la crisi economica dettata dal crack della Lehman Brothers