Maggioranza sotto per 9 voti. Stop alla proposta di legge del Carroccio per garantire incentivi ai giovani del Nord che si arruolano nelle penne nere (ora al 70% composte da persone del Sud)
Il Cav è convinto: il leader Fli cavalca da tempo gli attacchi della Procura. E in Consiglio dei Ministri tensione Tremonti-La Russa sui fondi ai militari
Il governatore della Puglia non entra nel merito della richiesta di carcerazione per il "suo" assessore della sanità, Alberto Tedesco. "E' un fatto drammatico per qualunque essere umano ma l'idea di giudicare qualcuno mi spaventa". Però non la pensa così quando si tratta di giudicare il Cav
La
Camera dei deputati ha approvato il decreto attuativo del federalismo sul fisco municipale. Il testo torna ora in Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva. Grande entusiasmo dei deputati leghisti: al momento dell'approvazione hanno tirato fuori i vessilli del Carroccio. Bossi: "Ancora un altro giro di mattoni e siamo arrivati al tetto"
Fini risponde alla richiesta della maggioranza di sollevare un conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato contro i magistrati milanesi che hanno rinviato a giudizio il premier: "Non è riconducibile in maniera immediata ai precedenti in materia". Sull'edizione di Repubblica oggi in edicola: "Quello di Fini non è un atto dovuto. Il processo non si blocca fino alla sentenza"
La maggioranza chiede alla camera di trasferire il processo di Milano al tribunale dei ministri. Ma il leader Fli potrebbe fare ostruzionismo impedendo all'assemblea di Montecitorio di votare la decisione. Intanto la procura di Roma oggi deciderà se rinviare a giudizio l'ex capo di An
Lettera congiunta di Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli all'ufficio di presidenza di Montecitorio. "Sollevare il conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato in difesa della Camera" davanti alla Consulta. In sostanza è la richiesta che i deputati votino sull'assegnazione al tribunale dei ministri, con precedente autorizzazione a procedere, il processo contro Berlusconi: "Capi d'imputazione illogici e infondati". La palla passa a Fini e all'ufficio di presidenza che, per prassi, sceglie se far votare l'aula. Come andrà?
Nella dichiarazione di voto finale sul decreto Milleproroghe prende la parola Di Pietro, che come al solito se la prende con Berlusconi. Fini lo ferma perché in aula manca il governo. Poi scoppia la lite tra il presidente di Montecitorio e il capogruppo del Pdl, che attacca: "Insostenibile la sua situazione"
Oltre ai deputati che hanno deciso di lasciarlo, anche il leader dell'Idv si scaglia contro Fini e parlando del suo doppio ruolo dice: "Nel momento in cui si costruisce un partito è meglio fare il centravanti di sfondamento che il regista. Al posto suo io mi sarei dimesso da presidente della Camera"
Abbandona anche l'ideatore del nome del movimento di Futuro e Libertà per l'Italia. Dopo i contrasti con il presidente della Camera e settimane di incertezza Barbareschi si iscrive al gruppo misto a Montecitorio