studenti

Dopo la sentenza che ammette i 5 quesiti referendari su lavoro e cittadinanza, la Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari hanno esposto un enorme striscione a Piazza del Popolo a Roma con scritto: "Il futuro passa dal si'". "Il nostro futuro, il futuro della nostra generazione e di questo Paese passa dal si' ai cinque referendum che voteremo in questa primavera", dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi. "Non possiamo permetterci di continuare a vivere un mondo del lavoro costantemente precario, ingiusto e non sicuro. Non possiamo piu' accettare che nel nostro Paese ci siano ancora ragazzi della nostra eta', italiani come noi a cui viene negata la cittadinanza". "Avremmo votato convintamente anche a favore del quesito contro l'autonomia differenziata. In ogni caso saremo nelle piazze e continueremo a lottare in altre sedi contro questa legge ingiusta che vuole spaccare l'Italia", concludono gli studenti.

Ansa
Referendum, gli studenti si mobilitano: "Il futuro passa dal si'"

Da qualche giorno sono in atto episodi di violenza. I protagonisti sono gli studenti che protestano a favore della Palestina. Sta di fatto però che si accusa sempre la polizia di usare sempre il manganello. Per me il manganello è uno strumento didattico eccezionale. Durante l'ultima agitazione gli studenti hanno attaccato la polizia, con 27 feriti tra questi ultimi. Gli studenti picchiano gli agenti e non studiano. Non esaltiamo gli studenti, ma rispettiamo la nostra polizia che garantisce un minimo indispensabile di ordine. Il commento del direttore Vittorio Feltri.

Vittorio Feltri
In difesa dei manganelli | Il commento di Vittorio Feltri

A Napoli da diversi giorni protestano gli studenti dell'istituto Ferraris di Scampia. Stanno manifestando da quando due ragazzi sono rimasti intossicati dalle esalazioni mentre erano a scuola. Chiedono l'intervento delle istituzioni contro i roghi tossici. Hanno nelle mani dei video che documentano fumi tossici che si levano dall’area adiacente all'istituto, dove si trova un campo rom abusivo. Sotto a un cavalcavia, tra le baracche, ci sono ammassi enormi di rifiuti speciali e pericolosi e si vedono i segni lasciati dai roghi tossici. Una bomba ecologica al confine con la scuola. E basta fare un giro in pieno giorno per vedere una colonna di fumo nero che appesta l’aria fuoriuscire dal comignolo di una casupola dell’accampamento

Agata Marianna Giannino
Napoli, studenti intossicati dai roghi di rifiuti a Scampia

Chiedono soprattutto di poter garantire sicurezza i dirigenti scolastici. Si sono riuniti ieri a Napoli, tutti con la stessa preoccupazione: le scuole pubbliche cadono a pezzi e c’è la necessità di garantire l’incolumità degli studenti e del personale scolastico. In una ventina quelli che sono accorsi presso la sede dell’associazione Kodokan, in piazza Carlo III, raccogliendo l’invito di Franca Principe, la dirigente scolastica condannata dai giudici della Cassazione per il ferimento di uno studente avvenuto nel 2011 in seguito alla caduta di un lastrico nel liceo Pisacane di Sapri. “Nessuno di noi ha ottenuto risposte alla richiesta del certificato di agibilità dei plessi scolastici. Cosa possiamo fare nell’immediato?”, chiedevano esasperati alcuni presidi in assemblea

Agata Marianna Giannino
Sicurezza nelle scuole, dirigenti riuniti a Napoli

Anche a Chieti gli studenti scendono in piazza contro la manovra del governo nell'ambito dell'Istruzione: edifici scolastici pericolanti, mancati investimenti, tagli alla scuola e riforma dell'alternanza scuola-lavoro piuttosto discutibile

Luca Sablone
Chieti, la protesta degli studenti
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