Il celebre cantante israeliano è stato contestato da due attiviste pro-Gaza: una ha spruzzato vernice rossa, mentre l’altra ha provato a salire sul palco con una bandiera palestinese

Il celebre cantante israeliano è stato contestato da due attiviste pro-Gaza: una ha spruzzato vernice rossa, mentre l’altra ha provato a salire sul palco con una bandiera palestinese
Tutti vogliamo la pace, ma le manifestazioni pro Gaza soffrono del solito strabismo ideologico. Infatti i manifestanti chiedono a Israele di interrompere le attività belliche, ma nessuno chiede a Hamas di fare la sua parte, ovvero di ritirarsi dalla Striscia e liberare gli ostaggi che ancora sono richiusi come topi dei tunnel
Un video diffuso su Youtube dall'account del ministero degli Esteri di Israele, mostra quelli che vengono descritti come video girati nelle ultime settimane nei mercati alimentari di Gaza, per provare a smentire le denunce di carestia in atto nella Striscia, provocata dai blocchi agli aiuti imposti da Israele, come riportato anche dall'Onu. "Politici cinici e media di parte stanno mentendo - dice una voce nel video - Le immagini no. Queste sono riprese reali dei mercati alimentari di Gaza. Luglio e Agosto 2025. C'è cibo a Gaza. Qualsiasi altra affermazione è una bugia". Questo stesso messaggio appare sempre più spesso prima della visualizzazione di un normale video su Youtube, come inserzione pubblicitaria.
Il cantante insulta la Meloni durante un concerto. Le assurde proteste contro Israele. L'opposizione invoca lo stop del taser e difende il Leonka. Ecco i peggiori della settimana
Dopo il via libera di Israele al progetto di insediamento in Cisgiordania che, di fatto, dividerebbe il territorio controllato dall'Autorità nazionale palestinese in due, i membri delle comunità beduine che vivono vicino all'area 'E1' sono preoccupati. "Abbiamo ricevuto l'ordine di sgombero e di demolizione", spiega Atallah Al-Jahelin, rappresentante della comunità di Jabal Al-Baba.
Un evento organizzato nella prestigiosa sala del Cenacolo della Camera dei deputati per conferire un riconoscimento alla persona che nell'ultimo anno ha sostenuto e promosso le relazioni tra Italia e Israele. Un premio, nominato Israele-Italia, che e' stato assegnato al vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, per il suo impegno in favore dello Stato ebraico. Un titolo voluto dalle organizzazioni Istituto Milton Friedman, Unione delle Associazioni Italia-Israele, Maccabi World Union, Israel's Defend & Security Forum e Alleanza per Israele che hanno illustrato le motivazioni ai presenti e alla stampa che stava seguendo l'iniziativa. "Siamo convinti fosse giusto conferire il riconoscimento a Salvini perche' in un momento cosi' difficile non e' facile schierarsi con Israele senza se e senza ma. Ha compreso che stare con Israele significa stare con chi difende la vita", ha illustrato Alessandro Bertoldi, Presidente di Alleanza per Israele e Direttore esecutivo dell'Istituto Friedman
Le persone si rifugiano nei parcheggi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana di Tel Aviv, in Israele, a causa della guerra in corso con l'Iran. Dato che la metropolitana non funziona, le autorità cittadine hanno deciso di lasciare aperte le stazioni per coloro che non hanno un riparo sicuro per la notte. Alcune Ong hanno fornito tende e materassi per trascorrere la notte nei parcheggi
Immagini della scia di fumo nel cielo delle intercettazioni effettuate da Israele e rumore di un'esplosione udita a Tel Aviv dopo che l'Iran ha lanciato una nuova salva di missili su Israele.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che "gli impianti di arricchimento nucleare dell'Iran sono stati completamente e totalmente distrutti" dopo che l'esercito americano ha effettuato attacchi su tre siti nucleari iraniani.
Israele ha attaccato l'Iran. Violente esplosioni a Teheran, colpiti siti nucleari in diverse aree del Paese. Ucciso il comandante delle Guardie della Rivoluzione. "Andremo avanti per giorni", avverte il premier israeliano Netanyahu. Il leader di Teheran Khamenei promette una risposta dura: "Pagheranno per quanto fatto". Gli Stati Uniti assicurano di non essere coinvolti in quella che il segretario di Stato americano Marco Rubio definisce "un'azione unilaterale"