Della Vedova (+Europa) a Farnesina: "Russia ha negato nostro visto funerali Navalny"

Della Vedova (+Europa) a Farnesina: "Perchè Russia ha negato visto funerali Navalny?" I passaporti sono ritornati ai loro legittimi proprietari, ma senza visto e senza che questo diniego sia stato accompagnato da spiegazioni da parte dell'ambasciata russa in Italia. E' Benedetto Della Vedova (+Europa) a spiegare alla stampa come si è conclusa la vicenda della richiesta di visto per la Russia avanzata da lui, dal deputato Pd Lia Quartapelle e dal senatore di Iv Ivan Scalfarotto per partecipare ai funerali del leader dissidente russo Aleksei Navalny. "Il 16 febbraio muore Navalny - ricapitola Della Vedova - il 26 il suo staff annuncia i funerali, il 28 comunica la data e il luogo. Il 29 febbraio abbiamo tenuto la prima conferenza stampa spiegando che avevamo chiesto il visto ed eravamo in tempo per partecipare al funerale. Nel pomeriggio il visto non era arrivato, ma avevamo spiegato che saremmo partiti comunque per mettere un fiore sulla tomba. Oggi, 13 marzo, ci restituiscono i passaporti attraverso l'agenzia cui ci eravamo rivolti senza visto e senza nessuna spiegazione della ragione per cui non lo hanno concesso, senza motivazione". "Questo è quanto accaduto in queste 2 settimane - sottolinea - è evidente che si tratta di una cosa piuttosto singolare ed è singolare non solo che non ci sia stato il visto ma anche la mancanza di motivazione". Per Della Vedova "c'è una scelta precisa, senza il coraggio di rivendicarla da parte delle autorità russe. Un segnale non di arroganza ma dell'incapacità di mettere per iscritto qualcosa che potesse prestare il fianco a propaganda". Ed è "grave" che questo accada "nei confronti di tre parlamentari". L'esponente di +Europa annuncia che il suo partito investirà "con una iniziativa formale" la Farnesina del compito "di chiedere all'ambasciata russa una spiegazione" di quanto accaduto. Il fatto che siano stati negati i visti a tre parlamentari italiani è una circostanza "unica ed estremamente grave", concorda Quartapelle. "E' chiaro che l'ambasciata russa dà visti a chi va a inneggiare la Russia. Quanto avvenuto segnala anche quale ruolo l'ambasciata russa in Italia si è data, quello di agente di propaganda. Filtra le iniziative a uso e consumo di Putin. Credo vada denunciato". "Non sono stupito, ero ben preparato a questo esito. Il diniego di un visto, anche privo di motivazioni, è un atto amministrativo preciso", le fa eco Scalfarotto. (Alexander Jakhnagiev)

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