Cronaca internazionale

Parigi, paura al consolato iraniano: uomo minaccia di farsi saltare in aria

L'uomo si sarebbe recato nell'edificio attorno alle 11 del mattino. Avrebbe dichiarato di "voler vendicare il fratello". Mobilitata l'unità d'èlite della polizia francese

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Momenti di paura a Parigi. L'unità d'èlite della polizia francese (Bri) ha arrestato un uomo che si era asserragliato in un edificio del consolato iraniano nel 16esimo arrondissement e aveva minacciato di farsi esplodere per "vendicare il fratello". Stando a quanto dichiarato dalla procura di Parigi, il soggetto sarebbe nato nel 1963 e avrebbe abbandonato la Repubblica islamica a seguito della rivoluzione del 1979. L'emittente BmfTv lo ha definito come "filo-shah".

Le forze dell'ordine sono state mobilitate su richiesta della rappresentanza di Teheran e sono riuscite a fermare il potenziale attentatore dopo aver circondato il complesso. Il soggetto è uscito da solo dall'edificio dopo aver minacciato di "compiere un atto violento". Stando a quanto riferito da BmfTv, che ha citato una fonte informata, "un testimone ha visto un uomo entrare portando una granata o una cintura esplosiva" attorno alle 11 del mattino. Gli agenti hanno poi verificato che l'uomo non aveva con sé alcun tipo di ordigno. Le granate in suo possesso erano finte.

La Bri ha ispezionato il veicolo con cui l'uomo ha dichiarato di aver trasportato l'esplosivo ed effettuato ricerche nella zona circostante il consolato della Repubblica islamica, dove agli agenti è stato impedito di entrare dai dipendenti. Il perimetro di sicurezza attorno all'edificio è stato smantellato attorno alle 18.00. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco e il traffico sulla linea sei della metropolitana è stato interrotto per ragioni di sicurezza. Su X, la rappresentanza di Washington nella capitale francese ha consigliato "agli americani di evitare la zona e di seguire le istruzioni delle autorità locali. Si prega di seguire le fonti ufficiali francesi online per gli aggiornamenti".

Stando a una prima ricostruzione riportata dal quotidiano Le Parisien, una volta entrato nel consolato l'uomo si è tolto il cappotto, rivelando un gillet tattico in cui si sospettava che fossero contenuti gli esplosivi, e ha posizionato a terra alcune bandiere. Il soggetto, inoltre, era già noto alle autorità francesi per aver appiccato un incendio sempre al consolato iraniano nel settembre del 2023. All'epoca, aveva giustificato le sue azioni dicendo che voleva sostenere le rivolte in Iran e in tribunale ha cantato "Donne, vita, libertà". Il governo di Parigi aveva condannato l'atto, che era costato all'uomo una condanna a otto mesi di carcere con pena sospesa e il divieto di partecipare a manifestazioni o recarsi nel 16esimo arrondissement.

Sarebbe dovuto apparire il 22 aprile davanti alla Corte d'appello in relazione a quanto accaduto l'anno scorso.

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