Cronache

Una scuola materna paritaria cattolica ha portato i suoi alunni a pregare in moschea. Bimbi tra i 3 e i 5 anni inginocchiati con la fronte sul pavimento verso la Mecca ad ascoltare i sermoni dell'imam, con le maestre costrette a indossare il velo. Un episodio gravissimo, totalmente diseducatico, un abuso ripugnante e una deriva inarrestabile

Hoara Borselli
La gita in moschea, l'ultima frontiera della sottomissione alla cultura islamica

164 anni fa veniva fondato l'Esercito italiano. Il mondo è cambiato e così anche le nostre forze armate che si stanno riformando seguendo tre assi fondamentali: valori, addestramento e tecnologia. Perché la guerra c'è già, non solo in Ucraina, ma anche da noi con continui attacchi cyber

Matteo Carnieletto
Un esercito nuovo per le sfide di domani

Il numero degli aspiranti preti è drasticamente calato negli ultimi 50 anni. La Chiesa rilancia le parole di Papa Francesco per “la ricerca di operai per le messe”

Maria Sorbi
Crisi delle vocazioni: il piano di rilancio (con l’anno di stage nelle parrocchie)

L’emozionante tributo dei compagni di squadra del 26enne ucciso a Monreale: la bara in campo e l’ultima rete

Massimo Balsamo
Monreale, l'ultimo gol di Andrea Miceli

Goro, Ferrara. È il 30 settembre 1988 quando il corpo di Willy Branchi, 18 anni, viene trovato nudo e massacrato vicino all’argine del Po. Colpito con una pistola da macello, il volto è irriconoscibile. Da allora, solo silenzi, depistaggi e segreti mai svelati. Festini, abusi, lettere anonime, un parroco che ritratta. Cosa nasconde davvero questo piccolo paese? E perché, dopo 37 anni, nessuno ha ancora trovato il coraggio di dire la verità?
Ne abbiamo parlato con Alessandro Politi, giornalista investigativo e docente all’Università degli Studi di Milano, per un’analisi oggettiva sui punti controversi del caso.

Alessandro Politi
Chi ha ucciso Willy Branchi? Un silenzio lungo 37 anni

Un papavero rosso alle spalle , Leo Gassmann dà il via alla diretta del Concertone del Primo maggio. "Ottanta anni fa uomini e donne coraggiose ci hanno permesso di vivere un'Italia libera e democratica ed erano ragazzi e ragazze come voi. Non dimentichiamo", ha affermato l'artista

Ansa
Bella ciao al concertone del Primo Maggio
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