Di Maio viene accolto dagli applausi all'arrivo alla conferenza stampa a Roma per annunciare l'uscita dal Movimento 5 Stelle. (Alexander Jakhnagiev)
Di Maio viene accolto dagli applausi all'arrivo alla conferenza stampa a Roma per annunciare l'uscita dal Movimento 5 Stelle. (Alexander Jakhnagiev)
"Oggi, 21 giugno 2022, il Movimento 5 Stelle è morto. E va bene così. Torniamo a occuparci dei temi che interessano agli italiani" così il leader di Italia Viva Matteo Renzi uscendo dal Senato al termine del voto sulle comunicazioni in occasioni del prossimo Consiglio europeo. (Alexander Jakhnagiev)
La risposta del Presidente del Consiglio Mario Draghi alla domanda dei giornalisti all'uscita di Palazzo Madama al termine del voto sulle comunicazioni in occasioni del prossimo Consiglio europeo. (Alexander Jakhnagiev)
"Sono assolutamente certo che darete una risposta eccellente per completare nel modo migliore il vostro ciclo di studi. Sono consapevole che molti di voi siano preoccupati dopo due anni di studio a distanza e chiusura parziale delle scuole. Sono però assolutamente convinto che, con la vostra grinta sarete in grado di affrontare anche questa difficoltà". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un video pubblicato su Facebook rivolge il suo 'in bocca al lupò agli oltre 70.000 studenti lombardi che domani affronteranno la prima prova scritta dell'esame di maturità. Lnews (Alexander Jakhnagiev)
"Fuori da quest'Aula si sta svolgendo un teatrino incomprensibile e uso un termine democristiano", incomprensibile "in quanto estraneo alla materia che è in discussione". Lo ha detto il senatore delle Autonomie Pier Ferdinando Casini in discussione generale dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi. Senato (Alexander Jakhnagiev)
(Agenzia Vista) Roma, 21 giugno 2022 Il Senato ha approvato la risoluzione sull'Ucraina presentata dala maggioranza con 219 sì, 20 voti contrari e 22 astenuti. / WebTv Senato Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
C'è la volontà palese del governo di umiliare e mortificare il nostro gruppo e ciò che rappresentiamo, il dissenso. Oggi alla Camera dei Deputati viene cucito a misura dei micro partiti di maggioranza (Calenda con Europa più, Italia Viva, Noi Non Cambiamo e altri) un provvedimento che permetterà a loro che non esistono nel Paese di poter partecipare alle prossime elezioni senza dover raccogliere firme. Da questa possibilità vengono esclusi il nostro gruppo e i partiti di opposizione, che dovranno invece raccogliere le firme: per noi non sarà assolutamente un problema farlo, lo faremo con onore e nel rispetto delle regole e soprattutto dei cittadini che ci sostengono. Ma vorremmo che questa legge, se vale per noi, valesse per tutti. E' vergognoso che in questo momento, mentre Draghi prova ad insegnare al resto del mondo cos'è la democrazia, in Italia non si riesca ad avere nessun processo democratico atto a stabilire delle regole che siano uguali per tutti". Lo afferma Emanuele Dessì di Cal (Costituzione, Ambiente, Lavoro). Senato (Alexander Jakhnagiev)
"Spesso e volentieri più che il Parlamento che dà l'indirizzo al governo, in certi casi sembra che sia il governo a dare l'indirizzo al Parlamento. Questo purtroppo avviene non solo in Italia. Però visto che decidete voi, ve lo diciamo noi: 'Fate prestò perché qui non c'è solo il rischio che la pace si stia allontanando, ma fra poco c'è il rischio che non funzionino più neanche i condizionatori". Lo dice Massimiliano Romeo, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni di Mario Draghi in vista del consiglio europeo. Senato (Alexander Jakhnagiev)
"In questo momento mi viene in mente una frase di Shakespeare, dal Riccardo III: «ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano». Facciamo e fate i seri. Litigate sulle cose serie, poi in campagna elettorale di dividerete ma da qui al 2023 fate innanzitutto gli interessi dei cittadini e del Paese". Lo ha detto Matteo Renzi al Senato dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi sul Consiglio europeo sulla crisi in Ucraina riferendosi alle polemiche interne ai 5 stelle. Senato (Alexander Jakhnagiev)
"Credo che il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica francese e il cancelliere tedesco a Kiev abbiamo rappresentato tutti noi. Dovete essere orgogliosi di aver sostenuto il governo in questo momento storico". Lo ha detto Matteo Renzi al Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)