Nessuna festa in famiglia, nessun pranzo di Natale con i figli per Nathan Trevallion, il papà della famiglia del bosco che ha visto svanire anche l'ultima possibilità di trascorrere la giornata con i suoi tre figli, seppure nella comunità. Alle 12.50 il suo tempo sarà concluso e dovrà fare ritorno nel casolare tra i boschi di Vasto: neppure il pranzo potrà trascorrere insieme ai figli, forse giusto qualche forchettata. Avrà però il tempo di scartare qualche regalo e scambiare qualche parola con i piccoli, i quali hanno contezza di quanto sta accadendo.
I tempi per pensare a un ricongiungimento, a questo punto, non sono maturi: tutte le speranze che si potesse effettuare a Natale sono svanite con la proroga del tribunale e ora potrebbero volerci ulteriori quattro mesi. Per i Trevallion i prossimi mesi saranno cruciali: si pensa a sedute dallo psicologo ma non solo, perché la tutor ha già disposto per i bambini l'iscrizione a scuola. Attorno a Nathan in questi giorni c'è tantissima solidarietà, anche quella dei neorurali che sono arrivati da diverse parti d'Italia per fargli sentire la propria vicinanze e che da ieri sono in presidio con una roulotte nei pressi della comunità. I Trevaillon dovranno sottoporsi ad accertamenti psico diagnostici per valutare la loro capacità genitoriale che, nei documenti del tribunale viene messa in dubbio a fronte degli accertamenti delle "lesioni" ai diritti dei bambini.
La primogenita, si legge nell'ordinanza di sospensione della potestà genitoriale, a otto anni "è ancora in una fase alfabetica e non ortografica perché non sillaba le lettere, non mette insieme i numeri e non ha raggiunto ancora la fase lessicale". Viene sottolineato anche che i bambini non avevano mai visto prima di alcune settimane fa su disposizione del giudice e poi ha pesato la contrarietà ferma dei Trevallion all'utilizzo del sondino naso-gastrico sui bambini quando questi sono arrivati in ospedale con un'intossicazione da funghi.
I magistrati hanno ora incaricato la psicologa di seguire il processo di adesione dei Trevallion alle richieste del tribunale per riferire "se le capacità genitoriali siano recuperabili in tempi congrui rispetto allo sviluppo e alla crescita dei minori, indicando il percorso educativo che i genitori dovranno allo scopo intraprendere". Ma passi avanti sono già stati compiuti.