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"Un esecutivo come quello che ho l'onore di presiedere è semplicemente il governo del Paese, non ha bisogno di un aggettivo che lo definisca Qualcuno ha detto che il mio Governo derivi dal fallimento della politica, non sono d'accordo, in momenti critici non si fanno pasi indietro ma uno in avanti". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle sue dichiarazioni programmatiche al Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: "Fallimento politica? Non sono d'accordo, no passi indietro ma uno avanti"

(Agenzia Vista) Roma, 17 febbraio “Sulla nascita dell’inter-gruppo Pd-M5S-LeU? Non commento. Credo che la politica debba essere condivisione e partecipazione, mi piacerebbe che si lavorasse sui contenuti” sono le parole del senatore del Movimento 5 Stelle Nicola Morra all’ingresso del Senato il giorno del voto di fiducia a Draghi. (Alexander Jakhnagiev)

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Morra (M5S): “Cosa penso dell’inter-gruppo Pd-M5S-Leu? No comment”

Il Senato omaggia Franco Marini dopo la sua recente scomparsa. Ecco il discorso pronunciato dalla Presidente Elisabetta Casellati: "Senatori, è con profonda commozione che invito questa Assemblea a stringersi nel ricordo del Presidente Franco Marini. Abruzzese di origini, reatino di adozione, primogenito di sette fratelli in una famiglia di modeste condizioni economiche, Franco Marini è stato un vero uomo del popolo, per tutta la vita al servizio dei cittadini. Un sindacalista di razza. Sempre pronto al confronto, anche duro quando necessario, ma comunque volto a costruire, mai ad alimentare conflitti. Un uomo di poche parole, ma ogni volta concrete, autorevoli, incisive. Un politico appassionato. Forte di una visione innovatrice del mondo del lavoro ma attenta e sensibile alle istanze dei lavoratori e alla difesa dei loro diritti. Quei diritti che Franco Marini ha sempre sostenuto con la determinazione di un "lupo"; con l'orgogliosa tenacia di un Alpino. Che erano il suo tratto distintivo, insieme a quella indole schiva, riservata, burbera talvolta, che tuttavia celava uno spirito generoso, leale e di rara integrità morale. Esponente storico dei cattolici democratici, ne ha guidato per molti anni l'ala più riformatrice, per poi tramandarne l'eredità culturale e politica nell'esperienza del Partito Popolare e, quindi, del Partito Democratico. L'impegno sindacale di una vita e il ruolo determinante assunto alla guida della CISL in un'epoca di grandi conflitti sociali e forti tensioni sul fronte della contrattazione collettiva lo portarono alla guida del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale nel VII Governo Andreotti. Un incarico che Franco Marini seppe interpretare con rigore, responsabilità e profondo rispetto per le istituzioni. Eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 1992 con un vero e proprio plebiscito di voti - a testimonianza del suo forte legame con il territorio - Franco Marini è stato parlamentare per ben sei legislature, di cui due in Senato. Il 29 aprile 2006, in occasione della sua elezione a Presidente di questa Assemblea all'inizio di una legislatura che si preannunciava complessa negli equilibri parlamentari, ebbe a ricordare che: "la forza di una democrazia matura come la nostra risiede anche nel saper convergere insieme sulle decisioni e sulle scelte migliori per il nostro Paese; farlo senza avere il timore di perdere le nostre identità, che sono un bene prezioso, e le stesse responsabilità che hanno maggioranza e opposizione". Una riflessione che, oggi come allora, rispecchia fedelmente il suo pensiero, l'imparzialità e la saggezza con cui ha guidato il Senato e il suo instancabile impegno per il consolidamento di una democrazia parlamentare dialogante fondata sui valori della Repubblica e della Costituzione. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella politica italiana. Nel rinnovare ai familiari del Presidente Franco Marini il mio cordoglio personale insieme alla vicinanza di questa Assemblea e di tutto il Senato della Repubblica, vi invito a osservare un minuto di silenzio." Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Casellati ricorda Marini in Senato: “Uomo del popolo e sindacalista di razza”

"Un esecutivo come quello che ho l'onore di presiedere è semplicemente il governo del Paese, non ha bisogno di un aggettivo che lo definisca". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle sue dichiarazioni programmatiche al Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: "Il mio è semplicemente il governo del Paese"

Il Senato omaggia Franco Marini dopo la sua recente scomparsa. Ecco il discorso pronunciato dalla Presidente Elisabetta Casellati: "Senatori, è con profonda commozione che invito questa Assemblea a stringersi nel ricordo del Presidente Franco Marini.Abruzzese di origini, reatino di adozione, primogenito di sette fratelli in una famiglia di modeste condizioni economiche, Franco Marini è stato un vero uomo del popolo, per tutta la vita al servizio dei cittadini.Un sindacalista di razza. Sempre pronto al confronto, anche duro quando necessario, ma comunque volto a costruire, mai ad alimentare conflitti. Un uomo di poche parole, ma ogni volta concrete, autorevoli, incisive. Un politico appassionato. Forte di una visione innovatrice del mondo del lavoro ma attenta e sensibile alle istanze dei lavoratori e alla difesa dei loro diritti. Quei diritti che Franco Marini ha sempre sostenuto con la determinazione di un "lupo"; con l'orgogliosa tenacia di un Alpino. Che erano il suo tratto distintivo, insieme a quella indole schiva, riservata, burbera talvolta, che tuttavia celava uno spirito generoso, leale e di rara integrità morale. Esponente storico dei cattolici democratici, ne ha guidato per molti anni l'ala più riformatrice, per poi tramandarne l'eredità culturale e politica nell'esperienza del Partito Popolare e, quindi, del Partito Democratico. L'impegno sindacale di una vita e il ruolo determinante assunto alla guida della CISL in un'epoca di grandi conflitti sociali e forti tensioni sul fronte della contrattazione collettiva lo portarono alla guida del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale nel VII Governo Andreotti. Un incarico che Franco Marini seppe interpretare con rigore, responsabilità e profondo rispetto per le istituzioni. Eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 1992 con un vero e proprio plebiscito di voti - a testimonianza del suo forte legame con il territorio - Franco Marini è stato parlamentare per ben sei legislature, di cui due in Senato. Il 29 aprile 2006, in occasione della sua elezione a Presidente di questa Assemblea all'inizio di una legislatura che si preannunciava complessa negli equilibri parlamentari, ebbe a ricordare che: "la forza di una democrazia matura come la nostra risiede anche nel saper convergere insieme sulle decisioni e sulle scelte migliori per il nostro Paese; farlo senza avere il timore di perdere le nostre identità, che sono un bene prezioso, e le stesse responsabilità che hanno maggioranza e opposizione". Una riflessione che, oggi come allora, rispecchia fedelmente il suo pensiero, l'imparzialità e la saggezza con cui ha guidato il Senato e il suo instancabile impegno per il consolidamento di una democrazia parlamentare dialogante fondata sui valori della Repubblica e della Costituzione. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella politica italiana. Nel rinnovare ai familiari del Presidente Franco Marini il mio cordoglio personale insieme alla vicinanza di questa Assemblea e di tutto il Senato della Repubblica, vi invito a osservare un minuto di silenzio". Senato (Alexander Jakhnagiev)

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L'omaggio in Senato a Marini, un minuto di silenzio e un lungo applauso

"Il Governo farà le riforme ma affronterà anche l'emergenza. Non esiste un prima e un dopo. Siamo consci dell'insegnamento di Cavour: '...le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l'autorità, la rafforzano'. Ma nel frattempo dobbiamo occuparci di chi soffre adesso, di chi oggi perde il lavoro o è costretto a chiudere la propria attività". Queste le parole nell'Aula di Palazzo Madama del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, durante le comunicazioni sulle linee programmatiche del governo. / Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: "Governo farà le riforme ma affronterà anche emergenza". E cita Cavour

"Ringrazio il mio predecessore Giuseppe Conte che ha affrontato una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduto dall'Unità d'Italia". Queste le parole nell'Aula di Palazzo Madama del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, durante le comunicazioni sulle linee programmatiche del governo. / Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: "Ringrazio Conte, ha affrontato emergenza mai accaduta". La reazione in Aula

"Il Governo farà le riforme ma affronterà anche l'emergenza. Non esiste un prima e un dopo. Siamo consci dell'insegnamento di Cavour: '...le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l'autorità, la rafforzano'. Ma nel frattempo dobbiamo occuparci di chi soffre adesso, di chi oggi perde il lavoro o è costretto a chiudere la propria attività". Queste le parole nell'Aula di Palazzo Madama del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, durante le comunicazioni sulle linee programmatiche del governo. / Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: "Grazie a Mattarella, in mia carriera mai emozione così intensa"
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