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"Siamo pronti a fare la nostra parte. Vogliamo arrivare al 2% e ci arriveremo, ma l'imposizione di dazi non aiuta ulteriori passi in avanti. Ieri si è detto che bisogna arrivare al 5%, ma con i dazi è complicato. Questo è il punto. C'è poi sempre l'articolo 2 che dice che ci dev'essere collaborazione tra i Paesi dell'alleanza" così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale della Nato a Bruxelles. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: Nato? "Dobbiamo raggiungere il 2% di spese in difesa, ma imposizione dazi non aiuta"

"In questo momento possiamo fare intanto alcune cose a livello europeo che sono importanti. Forse dovremo ragionare di sospendere le norme sul Green Deal in tema di automotive, settore colpito dai dazi. C'è una norma poi che si chiama clausola generale di salvaguardia che prevede una deroga al Patto di stabilità forse dovremmo ragionare su quello. C'è una materia energetica che è fondamentale bisogna accelerare sulla riforma del mercato elettrico. Sull'energia forse bisogna essere un po' più decisi coraggiosi. Intanto ragioniamo su che cosa anche noi possiamo fare sfruttando una difficoltà per farla diventare un modo per fare dei passi avanti importanti in una fase che lo richiede" così la premier Meloni, a margine della sua visita alla quarta tappa della nave Amerigo Vespucci nel corso del Tour Mediterraneo a Ortona, in provincia di Chieti. (Alexander Jakhnagiev)

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Dazi, Meloni: "Ragioniamo in Ue su sospensione regole del Green Deal"

"Sono ovviamente preoccupata. I dazi sono un problema da risolvere. Non ne farei la catastrofe che sto sentendo in questi giorni. Parliamo di un mercato che corrisponde al 10% del nostro export. Noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi dobbiamo risolvere la situazione. Ma attenzione all'allarmismo. Il Governo è a lavoro facendo uno studio settore per settore e incontrerà i rappresentanti delle categorie produttive, ragionando insieme sulle soluzioni a livello italiano. A livello europeo dobbiamo trattare con gli Stati Uniti per arrivare, nella speranza, a rimuovere questi dazi" così la premier Meloni, a margine della sua visita alla quarta tappa della nave Amerigo Vespucci nel corso del Tour Mediterraneo a Ortona, in provincia di Chieti. (Alexander Jakhnagiev)

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Dazi, Meloni: "Sono ovviamente preoccupata ma no a catastrofismi, dobbiamo trattare con Trump"

Conte Io da piazza o da palazzo Anche da premeri stavo sempre tra i cittadini "Se sono più un politico da piazza o da palazzo? Intanto vi ricordo la piazza del 5 aprile per dire no alle armi, poi posso dire che anche quando ero premier sono sempre stato tra i cittadini, il confronto è importante", così il leader del M5s conte intervistato dall'Agenzia Vista. (Alexander Jakhnagiev)

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Conte: Io più da piazza o da palazzo? Anche da premier stavo sempre tra i cittadini

“Penso che la recente decisione sui dazi del presidente degli Stati Uniti sia fondamentalmente sbagliata. Si tratta di un attacco a un ordine commerciale che ha creato prosperità in tutto il mondo. Un ordine commerciale che è in gran parte il risultato degli sforzi americani. Il Paese è a disposizione del governo americano per discutere ed evitare una guerra commerciale”. Così il cancelliere tedesco uscente Scholz. X (Alexander Jakhnagiev)

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Scholz: Dazi Trump sbagliati, è un attacco all'ordine commerciale

"Ieri sera il Presidente degli Stati Uniti ha agito per il suo Paese, e questo è il suo mandato. Oggi, agirò nell’interesse della Gran Bretagna con il mio. Le decisioni che prenderemo nei prossimi giorni e settimane saranno guidate solo dal nostro interesse nazionale, dall’interesse della nostra economia, dall’interesse delle aziende attorno a questo tavolo, dall’interesse di mettere soldi nelle tasche dei lavoratori. Chiaramente ci sara' un impatto economico dalle decisioni prese dagli Stati Uniti, sia qui che a livello globale. Ma voglio essere chiaro: siamo preparati". Lo ha detto Starmer sui dazi di Trump. X (Alexander Jakhnagiev)

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Dazi Usa, Starmer: "Nostra risposta sarà guidata dall'interesse nazionale"

"Oggi a Varsavia, insieme ai colleghi dell'Unione Europea, ho avuto un confronto sul futuro della sicurezza e della difesa del continente alla luce del complesso quadro internazionale. Un'importante occasione per definire strategie condivise per rafforzare la sicurezza delle nazioni e quella europea, con un focus sulla cooperazione industriale, tecnologica e operativa tra gli Stati membri. Abbiamo approfondito le proposte del Libro Bianco della difesa europea e le possibili soluzioni per colmare le principali carenze capacitive in vista del Consiglio Europeo di giugno 2025. Ho ribadito il sostegno italiano a una pace giusta e duratura in Ucraina, da raggiungere nel minor tempo possibile, così come l’importanza di un approccio unitario e coordinato tra gli alleati europei e transatlantici”. Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della riunione, e ha poi aggiunto: “Confermato, inoltre, l’impegno italiano a contribuire attivamente alle iniziative per rafforzare la deterrenza e la resilienza delle nazioni europee e quindi dell’Europa, promuovendo una maggiore autonomia strategica e interoperabilità tra i Paesi membri”. Il Ministro Crosetto ha incontrato i colleghi di Francia, Sébastien Lecornu, Estonia, Hanno Pevkur, Slovacchia, Robert Kaliňák, e Paesi Bassi, Ruben Brekelmans. Colloqui positivi e costruttivi, occasione per confermare la comune volontà di compiere ogni sforzo per evitare un’escalation dei drammatici conflitti in corso e per confrontarsi su temi di comune interesse. Focus anche su cooperazione tra Forze Armate. (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto a Riunione Ministri Difesa Ue a Varsavia: Confronto sul futuro della sicurezza
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