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Commuovendosi, Matteo Salvini, nel corso della presentazione del suo libro “Controvento”, a Milano, ha raccontato l’ultimo dialogo con Silvio Berlusconi: “Nel libro c’è l’ultima telefonata che ebbi con Silvio: a differenza di me lui era un signore. Ero per lavoro in Puglia, era il 10 di giugno e c’era la finale di Champions Inter-Manchester City e io avevo sul tavolo sintonizzato sulla partita. L’Inter perse e chiamai Berlusconi e mi disse: ‘Peccato, a me è dispiaciuto perché è pur sempre una squadra di Milano’. E ci siamo dati appuntamento il giorno dopo a Milano: io riparto, poi mi messaggio con Marta e mi dice ‘è un po’ stanco, ha dormito male, facciamo che non vieni oggi, ma che ci vediamo domani’, e poi domani… domani ha salutato”. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini ricorda Berlusconi e si commuove: "Era un signore"

“Quando abbiamo scelto la dedica, oltre a Maria Giovanna Maglie, ho ritenuto doveroso dedicare questa fatica a Roberto Maroni e Umberto Bossi che hanno cominciato tutto, se non avessero iniziato loro oggi voi sareste altrove e io starei facendo altro. Probabilmente il mestiere che ho scritto sulla carta d’identità, ovvero giornalista professionista. Si può lavorare o fare il giornalista. Sarà grato finché campo perché loro mi hanno cambiato la vita”, ha spiegato il ministro Salvini in occasione della presentazione del suo libro “Controvento” a Milano. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini presenta il suo libro: "Maroni e Bossi mi hanno cambiato la vita"

In occasione del 25 aprile l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani ha organizzato una manifestazione. Il corteo è partito da largo Bonpiani, alla Garbatella, e si è diretto verso Porta San Paolo. Moltissimi tra giovani e studenti, membri dell'Anpi e alcuni esponenti politici si sono messi in marcia. I manifestanti hanno lanciato vari slogan tra cui "Ora e sempre Resistenza, siamo tutti antifascisti". (Alexander Jakhnagiev)

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Festa della Liberazione, il coro al corteo dell'Anpi a Roma: "Siamo tutti antifascisti"

"La libertà di informazione e la libertà di pensiero oggi sono messe in discussione dal governo di destra di Giorgia Meloni che addirittura censura l'antifascismo in televisione, questo è il segnale di pericolosità di questo Governo e dell'importanza di questo 25 aprile", le parole di Sandro Ruotolo alla manifestazione di Anpi a Napoli. (Alexander Jakhnagiev)

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25 aprile, Sandro Ruotolo: Governo censura antifascismo in televisione

"Noi che abbiamo partecipato alla lotta partigiana abbiamo il dovere di raccontare e testimoniare. Voi tutti avete il dovere di ricordare e trasmettere il segnale alle nuove generazioni. Insieme siamo stati chiamati a costruire una società libera ed equa, fondata sulla nostra Costituzione, sui principi di libertà, di giustizia, di solidarietà. Nessuno si pensa escluso, nessuno si è ascoltato che la libertà sia una conquista assodata, conquistata per sé. Libertà, lavoro, istituzione, solidarietà, giustizia, vanno difeso tutti i giorni, tutti i genitori " lo ha detto la partigiana Luciana Romoli, 94 anni, intervenendo dal palco alla manifestazione dell'Anpi nel giorno del 25 aprile. (Alexander Jakhnagiev)

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Festa Liberazione, la partigiana 94enne Romoli: "La società va fondata sui valori della Resistenza"

Matteo Salvini annuncia la candidatura del generale Vannacci alle elezioni europee con la Lega nel corso della presentazione del suo libro a Milano. / Fb Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini annuncia candidatura di Vannacci alle europee

“Aggredire noi è la cosa più stupida perché siamo quelli più equidistanti: loro cercavano la rissa. Hanno iniziato a inveire, avevo una bandiera della Brigata ebraica che ha diritto a partecipare al 25 aprile perché c’era durante le lotte per la liberazione, mi hanno strappato la bandiera e l’asta e volevano iniziare a picchiarci. Il loro scopo non è quello di parlare, ma di picchiarci. È stato un ragazzo palestinese”, il racconto di un membro della Brigata ebraica, vittima di un’aggressione in Piazza Duomo, a due passi dalla manifestazione per il 25 aprile. (Alexander Jakhnagiev)

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Bandiera della Brigata ebraica strappata in Piazza Duomo, parla un membro: "Cercavano la rissa"
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