Parlare di pericolo per la democrazia oggi in Italia è stucchevole, per alcuni versi ridicolo, ma soprattutto deviante

Parlare di pericolo per la democrazia oggi in Italia è stucchevole, per alcuni versi ridicolo, ma soprattutto deviante
Berlusconi fa chiarezza sulla riforma della Costituzione: "Una volta approvata sarebbero necessarie le dimissioni del capo dello Stato prima di procedere all’elezione diretta del nuovo presidente"
Il coro degli indignati, soprattutto quando è carico di ipocrisia, non è facile da contenere.
Dopo giorni di trattative sui seggi (e mesi di litigi e insulti) nasce il centrino della strana coppia Calenda-Renzi. L’ex premier: il leader è Carlo
Le battaglie come le guerre, da che mondo è mondo, si vincono sulla linea del fronte, su quel fazzoletto di terra che divide due eserciti o sul confine che separa due Paesi
Berlusconi a 360 gradi: "Il Pd è alleato con gli anti Nato. Votare noi rafforza il profilo moderato, centrista e atlantista della coalizione"
Può un personaggio che si professa liberale, riformista far parte del campo largo che ha disegnato Enrico Letta?
Nel campo più o meno largo di Enrico Letta, già scoppiato prima di nascere, spicca, non ce ne voglia, la figura di Carlo Calenda
A me Calenda non è neppure antipatico, a volte dice cose sensate, ma alla base di quest'alleanza c'è un ragionamento che somiglia a una «supercazzola», una ratio che non persuade
Letta può considerare il centrodestra un avversario, può suscitare in lui pure qualche diffidenza, ma non può certo trattarlo alla stregua di un nemico della democrazia