
Un dato è imprescindibile: chi deciderà i termini dell'intesa nel campo occidentale sarà l'Ucraina, non fosse altro che per le tragedie, i lutti e i danni subiti dalla guerra

Anche se si compie uno sforzo per restare pacati è difficile non essere sbalorditi, e magari anche scandalizzati, di fronte alla requisitoria del pubblico ministero contro Silvio Berlusconi nell'ennesimo processo del filone Ruby a Milano

A sinistra c'è un'inveterata cultura che considera il popolo, o meglio il voto popolare, un problema

I dati di Bruxelles sul presente e il futuro della nostra economia lasciano l'amaro in bocca. Le previsioni sul Pil per quest'anno hanno subìto un altro taglio

La sensazione è che la situazione sia più complicata di quello che appare: sul piano politico Putin sta scoprendo di avere degli alleati nascosti

Il macchinoso tentativo di decidere le sanzioni sul petrolio russo è la prova che l'Unione ha fondamenta fragili

Premessa: fornire le armi ad un Paese aggredito come l'Ucraina è una necessità triste e doverosa

L'assedio alle acciaierie Azovstal a Mariupol si è trasformato nell'emblema della guerra sbagliata di Vladimir Putin.

Se c'è un dato che la guerra in Ucraina ha messo in evidenza, questo è l'incapacità dell'Unione Europea a contare davvero.

Per evitare tragiche illusioni, bisogna prendere atto che in questo momento sul cielo russo non volano le colombe ma i falchi
