




"L’Europa ha permesso la conquista di Afrin da parte delle forze jihadiste reclutate dai turchi consegnando una nuova base al terrorismo” spiega via whatsapp dalla Siria, Lorenzo, nome di battaglia Tekoser

Dilsoz, anarchico romano di 33 anni, che ad Afrin ha visto “la collina dove erano posizionati i miei compagni bruciare sotto l’attacco degli elicotteri turchi. Sono morti tutti, uomini e donne, che combattevano contro le forze jihadiste, altro che terroristi come ci dipinge Ankara”.

Il traduttore degli incontri tra Sarkozy e Gheddafi conferma: "Stanziati 20 milioni di dollari per l'ex presidente francese"

Il tragitto della Open Arms dal 14 marzo al 19 marzo. Il 14 marzo è salpata da Malta prima che partissero i gommoni con i migranti dalla Libia, come se puntasse con una rotta perpendicolare, a velocità costante e sostenuta a un "appuntamento" davanti alle coste. Il 16 marzo trasborda a Malta una mamma con il figlio piccolo in difficoltà, ma non gli altri migranti. E prosegue verso Pozzallo dove arriva il 17 marzo. Il giorno dopo la nave è stata sequestrata dalla procura di Catania per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina


Ecco la comunicazione tra la Guardia Costiera libica e i gommoni della Ong. Il militare a borod della motovedetta chiede ai membri dell'equipaggio di poter prendere i migranti e portarli a Tripoli: "Give me the migrants and i go with them to Tripoli" ("Datemi i migranti e io torno con loro a Tripoli").
