
Non è la prima volta che ragazzini e carneadi decidono Milan-Inter. E la fortuna non sempre li ha aiutati: Minaudo esaltò l’Inter poi non si ripetè più, Comandini trascinò il Milan poi si ritirò, Schelotto fece un gol solo poi scomparve nel nulla. Ma esistono le eccezioni...

In Russia la Gioventù rossa si oppone al monumento che ricorda il premio Nobel Aleksandr Solženicyn che rivelò gli orrori dei campi di concentramento sovietici. Dove i prigionieri diventavano cannibali e si veniva condannati a morte innocenti anche solo da un equivoco

Anche a Natale i jihadisti hanno colpito innocenti. Ma chiamarli come i soldati giapponesi che si votavano alla morte e attaccavano solo obiettivi militari è sbagliato. Perchè rituali, doveri e convinzioni si ispiravano a un codice d’onore non alla codardia

Un nuovo documento rivela: furono 10mila, dieci volte più di quello che si pensava, le vittime della repressione comunista. Schiacciati e poi inceneriti o gettati nelle fogne. Ma l’eroismo di quella rivolta studentesca nata e morta nella primavera del 1989, non morirà mai

Nel dicembre del 1937 esce il cartone animato di Walt Disney, il primo a colori, ispirato alla favola dei fratelli Grimm. A darle voce fu una diciottenne di origini friulane, Adriana Caselotti che Disney scelse tra 150 candidate: fu pagata soltanto 970 dollari

Il Fc Santa Claus di Rovaniemi gioca nella serie B finlandese, al Circolo polare artico, e indossa i colori bianco e rosso. Ha vinto un solo trofeo in venticinque anni di storia, la Coppa del sole di mezzanotte, ma ha tifosi in ogni angolo di mondo

Cos’hanno in comune Cesare Pavese e Marilyn Monroe, Jim Morrison e Mario Monecelli? Un gesto estremo e oscuro, a volte compiuta con tragica creatività. Ma che a volte può riservare dei colpi di scena. All’ultimo respiro...

Nel 1927 il primo film della coppia comica più famosa di tutti i tempi. La biografia «Mr. Laurel e Mr. Hardy» racconta vizi privati e pubbliche virtù di due talenti fatti l’uno per l’altra. E che in italiano sono persino meglio dell’originale madrelingua

L’ultima versione la vuole con l’jihab. Ma la madre della bambola più famosa del mondo fu Lili, protagonista di un fumetto tedesco e simbolo trasgressivo della liberazione femminile già agli inizi degli anni Cinquanta

A scuola era mediocre, nello sport era un disastro, nel vestirsi era disordinato e il fratello maggiore prometteva molto più di lui. Eppure, nonostante tre soli anni di presidenza, il mito è ancora intatto. Come sarebbe stato il mondo se non lo avessero ucciso?
