


La senatrice Baio Dossi lascia il Pd, denunciandone la deriva a sinistra e l'incapacità di rispondere alle reali esigenze del Paese. Passa all'Api di Rutelli. Prima di lei si erano già allontanati in venti. Ora fra i democratici resta un solo teodem, Luigi Bobba.

Ferrando, leader del partito comunista dei lavoratori, fa appello a «tutte le sinistre»: «Marcia su palazzo Chigi e assedio di massa ai palazzi del potere finché non cade il governo. Berlusconi non darà le dimissioni, bisogna imporgliele come in Tunisia e in Egitto»

Il solito bluff dei numeri: domenica alla manifestazione c’erano le stesse donne che da 17 anni protestano contro Berlusconi. Unica novità: le signore del Fli


Il leader dei Responsabili si scaglia contro la deriva del suo ex partito: "Senza identità, al rimorchio di Casini"
L'ex sessantottina: "Non ho tradito i miei ideali". La under trenta: "Ma cosa c'entra Ruby con la politica?". La catechista: "Silvio se la vedrà con il suo confessore". L'ottantenne: "Chi difende le ragazze in strada?"
Il sottosegretario: "Ne ha assunte 4200 fra Mediaset e Mondadori. Questa è dignità, il resto sono parole". Poi contesta la piazza anti-Cav: "Io starò a casa in lutto". E rilancia: "La mercificazione del corpo frutto del ’68. Professavano il sesso libero, ora fanno le bigotte: non sono credibili". Sulle perquisizioni alla cronista del Giornale Anna Maria Greco: "Ha subito violenze, ma su questo la sinistra tace"