
Cento processi, 27 milioni di reais da pagare a banche e fisco, conti correnti bloccati e le auto del suo museo pignorate. Secondo alcuni rischia addirittura l'arresto e di certo se la passa molto male, come ha confessato in lacrime alla principale rivista del suo paese

In controtendenza con tutti gli altri settori, la filmografia hard nel paese del samba sta vivendo un boom senza precedenti. A causa della svalutazione della moneta locale, decine di registi stranieri hanno infatti iniziato a produrre qui le loro opere artistiche "a luci rosse"

Si chiama Tiririca e - se si escludono i politici coinvolti nella Mani Pulite locale - è stato il deputato più votato, con oltre un milione di preferenze. Molti brasiliani lo vorrebbero al posto di Dilma: "almeno è onesto, fa ridere e sa parlare al popolo"

La serie "Vivir del cuento" su Cubavision con protagonista Panfilo, una sorta di Checco Zalone in salsa cubana, ha visto la straordinaria partecipazione l'altroieri nientepopodimenoche del presidente degli Stati Uniti

Questo ha ribadito oggi in un'intervista bomba al settimanale Veja il senatore del PT di Dilma e Lula, Delcidio do Amaral, leader del governo in Parlamento sino al momento del suo arresto da parte dei giudici della Mani Pulite brasiliana che sta sconvolgendo la politica del paese del samba

L'ex presidente mobilita centomila fedeli, contro i due milioni dei suoi avversari. Intanto continua la battaglia in tribunale

Una registrazione fatta da Jandira Feghali, deputata comunista alleata dei due, finisce su Youtube. Doveva essere un appello per mobilitare il pueblo per l'imputato, invece fa trapelare quale sia - al di là delle lacrime versate davanti ai suoi supporter - il vero animus pugnandi di Lula

Una gaffe clamorosa quella fatta dalla deputata del PT Jandira Feghali che registrando il video per chiamare alla mobilitazione il popolo dice "in questo momento Lula sta parlando con la presidente Dilma". Peccato che all'inizio si sente bene ciò che ieri ha detto alla Rousseff Lula, appena uscito dall'interrogatorio coatto con i magistrati della Mani Pulite brasiliana, riferendosi ai giudici "eles que se enfiem no cu todo esse processo". Ovvero: "Che s'infilassero tutto questo processo nel culo"

Furente con i media, ancor di più con i magistrati, l'ex presidente fa una battuta che però non fa ridere nessuno dei suoi migliori amici, quasi tutti in carcere a cominciare dal bovaro Bumlai, ex consigliere della sua famiglia

Perquisita la casa del leader, poi «accompagnato» dai Pm. Ma per il partito è un prigioniero politico
