Berlusconi punta al Sud Il piano per recuperare chi aveva votato Renzi

Il tour a Matera rilancia il Cav. La certezza: i moderati lasceranno il Pd zingarettiano

Berlusconi punta al Sud Il piano per recuperare chi aveva votato Renzi

«Berlusconi ha ripreso a divertirsi e la visita in Basilicata, con l'affetto e il calore umano che ha percepito attorno a sé non potrà che rafforzarlo».

Dentro Forza Italia, il giorno dopo la conclusione del primo tour elettorale del Cavaliere a Potenza e a Matera, regione dove si voterà il prossimo 24 marzo e dove il candidato - Vito Bardi - è stato indicato da Forza Italia, si riflette sul clima che si respira attorno al partito azzurro. L'accoglienza ricevuta da Berlusconi - che in Basilicata può contare sul lavoro svolto sul territorio da parte di Giuseppe Moles, coordinatore regionale con cui ha un rapporto personale e politico strettissimo da sempre - ha colpito i dirigenti azzurri. L'affluenza è stata superiore alle attese e a causa della folla sono saltati gli orari previsti inizialmente per i suoi spostamenti. La sensazione è che il Sud possa tornare a essere una cassaforte di voti importante per Forza Italia, soprattutto se si individueranno referenti locali credibili e in grado di intercettare un elettorato in cerca di riferimenti.

È chiaro che molto dipenderà anche dalla navigazione governativa. L'esecutivo ora è atteso al varco, non tanto delle Europee quanto della Finanziaria, quando non sarà più possibile stipulare nuovi «pagherò», ma bisognerà fare i conti con la realtà. Per il momento dentro Forza Italia si accendono i riflettori sui numeri. «Sono trascorsi 8 anni dal golpe che ha provocato la caduta del governo Berlusconi» dichiara Sestino Giacomoni. «È un dato di fatto ormai, certificato da tutti gli indicatori economici, con i governi guidati da Berlusconi si stava molto meglio. E adesso che il presidente è nuovamente candidabile ne vedremo delle belle». Il tutto corredato da una grafica in cui si mettono a confronto i dati macroeconomici di marzo 2011 (governo Berlusconi) con gli ultimi dati disponibili. Nella grafica si legge «8 anni senza governi Berlusconi: ecco i risultati. Disoccupazione al 10.5% (+2,5% rispetto a Berlusconi). Disoccupazione giovanile al 33% (+5.5% rispetto a Berlusconi). Debito pubblico a 2.316 miliardi (+448 miliardi rispetto a Berlusconi). Tav: No al Tav (a differenza di Berlusconi)». Anna Maria Bernini, invece, prevede «un autunno caldissimo su tutti i fronti, a partire dalle clausole di salvaguardia da neutralizzare. Ma l'unica, vera clausola di salvaguardia per il Paese - prosegue - sarebbe la fine di questa maggioranza e un governo che riporti il Paese sulla strada della crescita». Licia Ronzulli, invece, chiede al governo di uscire finalmente dall'equivoco Tav. «Dal vertice di governo sulla Tav, noi e tutti gli italiani ci aspettiamo una risposta definitiva che può essere soltanto un sì o un no: è scaduto il tempo dei forse, dei ma, dei rinvii. È in gioco non soltanto un'opera che noi giudichiamo strategica, ma anche la credibilità dell'Italia».

Dentro Forza Italia si ragiona anche sul rafforzamento del Pd e sul consueto effetto-primarie. Per gli azzurri l'affluenza registrata ai gazebo e l'avvicinamento nei sondaggi tra Pd e Cinquestelle è un monito sulla mobilità del consenso e sulla non autosufficienza di Matteo Salvini. L'impressione è che il fenomeno Cinquestelle si stia sgonfiando e ora - a un anno esatto dal voto dello scorso anno - la luna di miele si avvii verso la conclusione e il governo inizi a essere valutato dagli elettori sui fatti concreti e non sull'onda emotiva.

La previsione è che Zingaretti metterà nel mirino i Cinquestelle, mentre Forza Italia con lo spostamento a sinistra del Pd avrà l'occasione per recuperare voti moderati persi durante l'era renziana. Elettori alla ricerca di un riferimento nell'area moderata.

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