Tre morti e 100 feriti a El Khargo, a 400 km a sud del Cairo. I Fratelli musulmani insistono: via Mubarak. Al Qaeda chiama gli egiziani alla guerra santa. Intanto in Libia cresce la tensione in vista della "giornata della collera" in programma il 17 febbraio. Il tam-tam corre su Facebook. E Gheddafi teme l'effetto domino
Egitto
È l’unico che può cambiare la Costituzione e così mantiene il potere La piazza però non si accontenta: ieri la protesta più imponente
L’Occidente si mobiliti: per gli integralisti islamici i faraoni erano pagani e le loro immagini offendono Allah. Se quei reperti finissero preda dei disordini i danni sarebbero incalcolabili
Il governo egiziano offre pensioni più alte e indennizzi, e libera un capo della rivolta. Ma agli islamici non basta. Imbarazzo alla Casa Bianca: l'inviato Usa smentito l'altro giorno lavora come avvocato per Mubarak
Il gruppo dirigente dei Giovani Musulmani d'Italia ha espulso dal Comitato garanti Khaled Chaouki, che nel 2001 aveva contribuito a fondare la prima formazione giovanile islamica del nostro Paese. Lui denuncia: in Egitto si lotta per la democrazia, qui si censura il dissenso
Il presidente Usa: "Il popolo egiziano vuole libertà, elezioni libere, un governo responsabile". Video choc: la polizia spara a un manifestante
I Fratelli Musulmani si siedono al tavolo con Suleiman e il resto dell’opposizione insorge: "Non si negozia prima che Mubarak se ne sia andato". Piazze ancora piene di giovani intransigenti, ma la gente cerca normalità: file ai bancomat. Quattro uomini nuovi (o quasi) per quattro scenari diversi
Incontro tra vice presidente, delegato da Murbarak, e Fratelli Musulmani per gestire la transizione. L'opposizione chiede le dimissioni del presidente e l'elezione di un nuovo parlamento. Appello di Benedetto XVI. Folla in piazza Tahir: il racconto audio della nostra inviata Rolla Scolari
La rivolta al dodicesimo giorno. Azzerati i vertici del partito democratico nazionale: via il figlio del raìs, Gamal. Hillary Clinton: "E' la tempesta perfetta. Servono riforme democratiche". Il prediente annuncia l'addio, poi ci ripensa. Ascolta il racconto della nostra inviata
Strategie: anche nel 1954 l’Egitto chiese a Israele l’appoggio per non perdere il controllo del Sinai. Paura: la zona rischia di diventare una base operativa di Al Qaida, già infiltrata attraverso Gaza