Bufera sulla missione dell'Onu in Libano. Nel mirino i militari del contingente italiano e del Ghana
Alta tensione lungo il confine tra Libano e Siria. Secondo quanto riporta la televisione libaneseAl-Manar, all’inizio di maggio i miliziani del Fronte al-Nusra e quelli di altri gruppi radicali, avrebbero lanciato numerosi razzi e colpi di mortaio nelle zone controllate dai combattenti sciiti libanesi e dall’esercito governativo siriano nelle città di Wadi Barada, al-Kfeir, Zabadani, Serghaya e Hreira
La guerra tra sciiti e sunniti che sta insanguinando il mondo islamico sta avendo effetti anche tra i palestinesi
Il campo profughi palestinese di Jal al Bahr si affaccia direttamente sul mare. Una lunga trafila di baracche semi distrutte con i tetti bucati o direttamente scoperchiati si allunga sul lungomare sabbioso. Dalle case escono dei bambini e corrono verso l’acqua. Per farlo, però, devono scavalcare interminabili cumuli di detriti che occupano tutta la spiaggia. Arrivati a riva mettono i piedi nell’acqua, ma non si tuffano. “Il mare porta malattie” mi dice uno di loro. A fianco delle baracche, su entrambi i lati, scorrono due rigagnoli che sfociano in mare. Sono gli scoli delle fognature di tutta la città
"Gli Occhi della guerra" nei campi profughi palestinesi del Libano: "Vogliamo combattere e morire da martiri"
Il cimitero di Rawdat al Hawra è cambiato. Fino a due mesi fa vi regnava un silenzio assordante, rotto soltanto dai canti delle preghiere dei mujahiddeen che venivano a rendere omaggio ai propri compagni d'armi caduti in battaglia. Le tombe riempivano soltanto la metà dello spazio disponibile. "Se tornerai tra un mese lo troverai tutto pieno" mi aveva detto un giovane combattente.
Scappato da Raqqa al Libano, Salah racconta le violenze dei tagliagole dello Stato islamico: "Così è nato l'orrore"
“Lei ha timbri israeliani sul passaporto?”. “È mai stato in Israele?” Alla mia risposta negativa la funzionaria mi guarda, mi riconsegna il documento e dice: “Sa, da Beirut ci chiedono di segnalare loro eventuali arrivi di persone che siano mai state in Israele, anche se con passaporti diversi di quelli in uso”. Sono a Malpensa e sto per decollare, la direzione finale è il Libano. Dove le autorità controllano scrupolosamente se nel passato di chi arriva vi siano legami con il vicino Stato ebraico. In tal caso l’accesso verrà negato
Il Libano in questi anni non ha mai smesso di essere minacciato dal terrorismo islamico. E in futuro potrà tornare ad essere l’obiettivo prediletto del jihadismo. A puntare i riflettori sul Paese dei Cedri ci ha pensato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov
Da George Cloney ad Angelina Jolie passando per i protagonisti del Trono di Spade, tutti in fila, dietro la cinepresa, a provocare le corde emotive del grande pubblico per raccogliere fondi (e gonfiare l'immagine). Tutta l'ipocrisia dei nuovi missionari