Il ministro Maroni striglia l'Ue e la invita a passare dalle dichiarazioni di solidarietà ai fatti: "Possiamo fronteggiare l'emergenza immigrazione da soli, ma non per tanto tempo: l'Europa sia solidale". Stesso appello di Napolitano da Berlino che dice: "L'Italia non si opporrà alle sanzioni"
Secondo fonti d'intelligence algerine a piloti serbi e ucraini sarebbe stata affidata la guida dei caccia e degli elicotteri libici per stroncare, dal cielo, la rivolta anti Gheddafi
Si chiama Libia il nuovo quotidiano dei manifestanti di Bengasi, la città che, per prima, ha proclamato la "liberazione" da Gheddafi. Nella sua prima edizione il giornale riporta il motto del leader dei mujahiddin libici Omar al-Mokhtar: "Noi non ci pieghiamo, vincere o morire!"
Sempre più infuocata la corsa rialzista dei prezzi petroliferi scatenata dagli scontri in Libia. Ma Scaroni: "Se la situazione si tranquillizza, prezzo sotto i 100 dollari"
Magdi Allam striglia la politica italiana: "È stata subalterna. Ora deve difendere i propri interessi. Berlusconi ha ereditato una politica di compiacenza"
È un Paese molto diverso da Egitto e Tunisia. Secondo esportatore di petrolio dell’Africa, ha reddito pro capite elevato. Gheddafi si è comprato il potere, ma ora sono proprio le tribù a voltargli le spalle
Girandola di numeri sui massacri: la Tv al-Arabiya parla addirittura di diecimila morti e 50mila feriti. Regime sempre più sulla difensiva, altre città in mano ai ribelli. Un ministro: Cirenaica come l’Afghanistan
Soldati semplici e ufficiali si rifiutano di sparare sui loro connazionali. Navi, caccia e Mirage ammutinati. Oggi due piloti di un jet si sono paracadutati e hanno lasciato precipitare il velivolo invece di bombardare Bengasi. Il Rais fa affidamento su truppe di spietati miliziani africani comandati dal figlio Khamis. Al Arabiya cita una fonte della Cpi, che però ha detto di non poter indagare: "10mila morti e 50mila feriti". Intanto è iniziato il grande esodo dal Paese. VIDEO CHOC Sulla spiaggia di Tripoli si scavano le fosse comuni
Chiesto all'Ue un fondo speciale di solidarietà. Dall'inizio della crisi in Nord Africa sono arrivati 6.300 immigrati, la maggior parte sono tunisini. Ma Maroni assicura: "Siamo attrezzati per gestire l'impatto"
Il vessillo è stato collocato da alcuni manifestanti staccatisi dalla protesta organizzata di fronte alla sede diplomatica di via Nomentana e saliti sul cancello dell’ambasciata per sostituire l’attuale bandiera verde della Libia con quella del periodo precedente all’arrivo del colonnello