La prima notte dopo la condanna a 26 e 25 anni per la Knox e Sollecito. Controllati a vista dagli agenti per evitare "gesti sconsiderati". La famiglia Kercher: "Siamo soddisfatti". Raffaele al legale: "Un incubo infernale". Amanda, un angelo dalla faccia sporca. La sentenza: guarda il video
Perugia
Amanda Knox e Raffaele Sollecito condannati per l'omicidio di Meredith Kercher, ma evitano l'ergastolo. Amanda è esplosa in lacrime. "No, no...", ha mormorato. Raffaele impassibile. La Bongiorno: sentenza contraddittoria. Un angelo dalla faccia sporca
Questi i personaggi protagonisti del processo per l'omicidio di Meredith Kercher che si è concluso davanti alla Corte d'assise di Perugia
Concorso in omicidio, porto ingiustificato di coltello, violenza sessuale, furto e simulazione di reato sono i reati contestati a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox in relazione alla morte di Meredith Kercher
Processo di Perugia: nella ricostruzione dell'omicidio della studentessa americana Meredith Kercher fatta dal magistrato la colpevolezza dell'ivoriano "non scagiona Raffaele Sollecito e la Konx". "Amanda - ha proseguito -, era una molla compressa contro Mez"
Cinque giorni di full immersione nella fantasia tra proiezioni, workshop e incontri con gli artisti tra il teatro Pavone e il Museo d’Arte contemporanea di Palazzo della Penna fino allo spazio interattivo allestito nel centro espositivo della Rocca Paolina
Nel provvedimento si fa riferimento a un'intervista rilasciata nel giugno 2008 dai genitori della studentessa di Seattle a un giornale inglese: avevano riferito di presunti abusi subiti dalla ragazza durante gli interrogatori in questura, prima del suo fermo del sei novembre 2007
"Le prove scientifiche sono inconfutabili e sovrapponibili", è iniziata così la requisitoria del pm Manuela Comodi nel processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox: chiesto il carcere a vita
Requisitoria del pm Mignini: "Quella sera Amanda, Raffaele e Rudy Guede hanno pensato di coinvolgere Meredith in un pesante gioco sessuale". Poi accusa l'americana per il "depistaggio" su Lumumba
Dichiarazioni spontanee del giovane ivoriano all'udienza d'appello per l'omicidio della studentessa inglese: "L'unica cosa di cui devo rispondere è di non aver fatto abbastanza per salvarla". L'accusa chiede di confermare la pena: "Non è credibile"