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Perugia, blitz della Digos: sgomina cellula jihadista "Era attiva nell'università"

Espulsi dal Viminale due marocchini, animatori di una cellula jihadista pronta a compiere eventuali attentati. Erano studenti dell’Università per stranieri di Perugia. Perquisiti altri sei studenti universitari

Perugia, blitz della Digos: 
sgomina cellula jihadista 
"Era attiva nell'università"

Perugia - I due marocchini espulsi ieri sera dal ministero dell’Interno, ai sensi della normativa antiterrorismo, sono due studenti dell’Università per stranieri di Perugia. Si tratta di Mohamed Hlal, 27 anni, e di Ahmed Errahmouni, 22 anni, animatori di quella che gli investigatori della Digos di Perugia, diretti da Lorenzo Manso, descrivono come una "cellula jihadista pronta a compiere eventuali attentati". Nello stesso capoluogo umbro, sono stati perquisiti altri sei studenti universitari (quattro marocchini, un tunisino e un palestinese) "emersi a vario titolo in contatto con i due espulsi". Otto le perquisizioni disposte dalla procura, che hanno portato al sequestro di "copioso materiale cartaceo e informatico", già definito "estremamente interessante" dalla Digos.

L'operazione della polizia L’operazione di polizia si inserisce nel contesto di un più ampio monitoraggio in ambito universitario promosso dalla Digos della questura di Perugia che, nell’ottobre dello scorso anno, aveva acquisito alcune informazioni su un gruppo di studenti universitari per lo più provenienti dalla città di Fes, in Marocco, accomunati da una visione radicale dell’islam. L’attenzione investigativa si è quindi focalizzata soprattutto sulla figura di uno studente del corso di comunicazione internazionale presso la facoltà di Lingua e cultura italiana che, nell’ambito degli approfondimenti delegati dalla procura di Perugia, aveva evidenziato un profilo di estrema pericolosità, derivante non solo dalle proprie convinzioni ideologico-religiose progressivamente attestatesi su posizioni jihadiste, ma anche da comportamenti antisociali che lo avevano portato a isolarsi dal suo consueto circuito relazionale.

Le acquisizioni della Digos A questi elementi, si erano poi aggiunte ulteriori acquisizioni investigative della Digos umbra, che indicavano la propensione del marocchino a compiere, se ne avesse avuta la possibilità, eclatanti atti estremi. La stessa deriva radicale caratterizzava la figura dell’altro marocchino espulso, lo studente presso la facoltà di Matematica e Fisica.

I provvedimenti sono stati quindi adottati, in virtù degli specifici indicatori di rischio per la sicurezza pubblica emersi dalle indagini,rese possibili anche grazie alla frequente consultazione di siti internet di ispirazione estremista islamica.

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