Milano mette in rete la grande storia della scienza italiana

Battezzato il portale degli archivi che darà accesso a 1500 fondi di istituzioni di ricerca

Lucia Galli

Ordinato, sistematico, di interesse pubblico o privato: ecco un archivio in sintesi. Dalla teoria alla pratica, però, passano cuore e fatica, precisione e metodo: solo così raccolte un tempo custodite in polverosi faldoni, oggi quando va bene vengono digitalizzate, indicizzate e aperte anche ad un pubblico di non addetti ai lavori. Gli studiosi sanno, quasi sempre, dove e come cercare, ma anche noi - «gli altri» - se sapessimo «che cosa cercare», potremmo trovare spunti di conoscenza interessanti. Eppure spesso di fronte ai meandri del web, ci si arrende dopo pochi clic. Da oggi però c'è uno strumento che prima non c'era, un nuovo portale che rende tutto più facile e condiviso e comprensibile per tutti. Le accalorate lettere di Guglielmo Marconi, la vita di quel gruppo geniale dei ragazzi di via Panisperna, il lavoro di Vito Volterra al ministero per le invenzioni. E ancora, con quali progetti l'Italia partecipo all'esposizione universale di Chicago e come si viveva nelle terre italiane d'Oltremare? Sta tutto qui: si chiama «Archivi della Scienza» e mette a sistema, sul web, una grossa fetta del patrimonio tecnico scientifico del Belpaese. Oltre 1500 fra serie e fondi di archivi di oltre 200 enti sparsi sul territorio: 5 anni di lavoro realizzato dall'accademia nazionale delle Scienze dei XL e dal museo nazionale della Scienza e della Tecnologia, con il contributo del museo Galileo di Firenze ed in collaborazione con Icar - Istituto Centrale per gli Archivi del Mibac. Anima del progetto è Giovanni Paoloni, vera auctoritas nel campo, con oltre 30 anni di ricerca, censimenti ed insegnamento come direttore della scuola di specializzazione in Beni Archivistici e Librari della Sapienza di Roma. «La storia della scienza ha avuto vita difficile in Italia, dalla fine degli anni '40 ai '70: conseguenza dell'uso politico in senso nazionalista che ne era stato fatto durante il ventennio fascista». Ci sono archivi di settore, dalla moda, al cinema, alla fotografia, all'industria, ma una raccolta sistematica, tagliata sul sapere scientifico mancava, nonostante il nostro patrimonio sia fra i più ricchi al mondo con oltre 2mila archivi censiti ed un arco temporale di sei secoli. Nasce da qui l'idea di realizzare un portale tematico sugli archivi per la storia della scienza e della tecnologia in Italia. Tre le missioni: c'è un percorso per gli studiosi, c'è un percorso divulgativo che, grazie al museo milanese si declinerà in progetti anche diffusi nelle scuole e c'è soprattutto un campo aperto: «Perché un archivio è vivo se si rinnova sempre, per questo il portale è un punto di ripartenza e non di arrivo, per un percorso di tutela, valorizzazione partecipata ed aggregazione», spiega Laura Ronzon, responsabile del patrimonio storico del museo di via san Vittore.

Il sito è un «open data» e contiene informazioni sui singoli archivi che riunisce, ma è anche una piattaforma aperta al contributo di persone e istituzioni: «Oltre dieci ci hanno già contattato», dice Ronzon. Da oggi, tutto in un clic.

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