Terroristi a caccia di materiale nucleare nell'ex Unione Sovietica. L'allarme, che già negli anni Novanta fece tremare il mondo, è stato rinnovato ieri dal numero uno degli 007 russi. Per ora Alexander Bortnikov, a capo dell'Fsb - l'erede del famigerato Kgb di sovietica memoria - non fornisce dettagli e non spiega di che tipo di terrorismo si tratterebbe, ma rende noto che alcuni tentativi di furto sono già stati sventati. «Abbiamo informazioni che ci indicano che i terroristi continuano a cercare di entrare in possesso di materiali nucleari e componenti chimici e biologici», ha avvertito durante una conferenza stampa a Iekaterinburg.
Dopo il collasso dell'Urss nel 1991 e il caos che ha investito l'immenso «Impero», gli arsenali nucleari - sparsi su un territorio che si estende su 11 fusi orari - sono finiti nel mirino delle organizzazioni terroristiche internazionali. Secondo l'Fsb, reti come quella di Al Qaida avrebbero cercato di stabilire contatti con la criminalità organizzata russa per tentare di rubare materiali radioattivi nei centri di stoccaggio.
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