11/9, il pastore Jones: "Non brucerò il Corano" Obama avverte: "Non dobbiamo farci dividere"

New York - Nove anni fa l'Occidente era sotto attacco. Quasi tremila persone perdevano la vita nel tragico attentato del Wtc. "Non siamo in guerra con l’Islam. Siamo una nazione che chiama Dio con tanti nomi diversi. La tolleranza è la nostra forza, guai se ci dividiamo". Queste le parole che ha detto ieri sera Barack Obama, cercando di abbassare i toni alla vigilia dell'11 settembre. Nove anni dopo l'attacco alle Torri Gemelle, il presidente degli Stati Uniti chiede di considerarlo un giorno di "servizio e commemorazione", evitando di politicizzare.

Obama: "Non lasciamoci dividere" Barack Obama vorrebbe seppellire la rabbia e le divisioni delle ultime settimane, le polemiche e le controversie. E oggi il suo tradizionale discorso del sabato è dedicato all’anniversario. "Se c’è una lezione da trarre" ha detto nel video trasmesso anche su internet "è questa: siamo una nazione, un popolo solo, legati non solo dal dolore ma da ideali comuni. Parole che rieccheggiano un celebre discorso elettorale del presidente." "Dando alle nostre comunità, aiutando le persone bisognose, riaffermiamo i nostri ideali e sfidiamo quelli che vorrebbero farci del male" ha detto Obama. Lo stesso presidente ha osservato un minuto di silenzio alle 8.46 (le 14.46 in Italia) il momento in cui il primo aereo sfondò una delle Torri. Si dirigerà poi al Pentagono per le celebrazioni nel cuore della Difesa.

Guerra ad Al Qaeda, non all'Islam Obama nei giorni scorsi era stato accusato di aver contribuito a dare notorietà alla vicenda facendo chiamare Jones dal segretario alla Difesa Robert Gates. "Non sono certo io ad avere ingigantito questa storia - controbatte il presidente - Nell’era di internet un gesto come il suo può farci dei danni gravi. Dobbiamo per forza prenderlo sul serio. Ci sono già stati scontri a Kabul, un pericolo per i nostri soldati". Obama ha poi ricordato che il nemico non è l'Islam: "Noi combattiamo Al Qaeda, che ha fatto molte più vittime tra gli stessi musulmani"  

La commemorazione Oggi, il presidente degli Stati Uniti sarà al Pentagono per onorare la memoria delle 184 persone che persero lì la vita nove anni fa. Sua moglie, Michelle, sarà invece con l’ex first lady, Laura Bush, a Shanksville, in Pennsylvania, per ricordare il coraggio dei passeggeri del Volo 93 di United Airlines, che impedirono ai dirottatori dell’aereo di raggiungere il loro obiettivo, mentra a New York ci sarà il vice presidente Joe Biden, affiancato dal sindaco della città Michael Bloomberg. La cerimonia per rievocare le 2752 vittime degli attacchi alle Torri Gemelle si tiene in un parco vicino Ground Zero.

Jones: "Non brucerò mai il Corano" Il pastore cristiano integralista Terry Jones ha giurato in una intervista all’emittente americana NBC che la sua chiesa non brucerà "né oggi, né mai" il Corano come aveva previsto di fare, in occasione del nono anniversario degli attentati dell’11 settembre.  

I talebani: "Gli Usa lascino l'Afghanistan" "Dopo nove anni dalla loro occupazione dell’Afghanistan non hanno altra via di uscita che ritirarsi". È quanto si legge in un comunicato diffuso dai talebani afgani in occasione dell’anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001, ripreso dalla tv araba al-Jazeera. "In questi ultimi nove anni, dopo l’11 settembre - si legge - gli americani le hnno provate tutte in Afghanistan senza successo. Ora non resta loro che ritirarsi". Secondo i miliziani islamici "non riusciranno mai ad imporre la pace, per questo devono ritirarsi senza condizione. Avendo perso non hanno il diritto di porre condizione»". L’anniversari degli attacchi alle Torri Gemelle coincide quest’anno con la festa della fine del Ramadan. Secondo quanto annunciano i talebani nel loro sito internet, gruppi di miliziani islamici hanno potuto ieri celebrare la preghiera della festa in libertà, riunendosi in gruppi in diverse province del paese, compresa la zona di Kabul, dove per l’occasione gli imam hanno letto il messaggio indirizzato due giorni fa dal Mullah Omar agli afgani in per questa ricorrenza. 

Il messaggio di Napolitano Condanna ogni forma di violenza il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che chiede di "contrastare il terrorismo in tutte le sue forme. La violenza è sempre e comunque inaccettabile in quanto nemica della pace, delle libertà fondamentali, della dignità della persona umana e del diritto alla vità e creare un ordine internazionale basato su giustizia, dialogo e rispetto reciproco tra religioni e civiltà". Il capo dello Stato ha poi rivolto un messaggio a quanti parteciperanno alle cerimonie oggi in Usa, Italia e altri paesi: "Questa è l’occasione per rinnovare l’espressione della fraterna vicinanza dell’Italia all’amico popolo americano, duramente provato da una violenza vile e ingiustificabile. I terribili attentati sul suolo americano sono stati purtroppo seguiti da altri attacchi parimenti distruttivi che hanno colpito città europee, africane e asiatiche. Ma la comunità internazionale ha saputo reagire con fermezza nella consapevolezza della necessità di contrastare il terrorismo in tutte le sue forme e di opporre un fermo rifiuto ad ogni manifestazione di violenza".

Marmo di Carrara nel nuovo Wtc E il One World Trade Center, l'edificio che nascerà a New York dalle ceneri delle Torri Gemelle, sarà rivestito di marmo di Carrara. La nuova Torre della Libertà sarà alta 1.776 piedi (541 metri per 108 piani), numero che ricorda l’anno dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America.

Seimila metri quadrati di marmo statuario (per un valore di 5 milioni di euro), estratti dalle cave di Bettogli, saranno spediti nei prossimi giorni negli Stati Uniti e verranno utilizzati per il rivestimento della lobby (l’entrata principale) del One World Trade Center.