Mario Pepe
da Napoli
Ha tentato di difendere l'amico durante una lite scoppiata la scorsa notte per una ragazza. Ma tre coltellate gli sono state fatali. È morto così a Pozzuoli Daniele Del Core, 18 anni, colpito dalla furia cieca di un ragazzo di 16 anni, Salvatore, che era in compagnia di una ragazza sua coetanea ed ex, a quanto pare, di Loris De Roberto, 18enne, anch'egli colpito nel corso del litigio e ora ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Santa Maria delle Grazie: è stato operato due volte a causa delle numerose emorragie interne.
L'assassino, minorenne incensurato, è stato arrestato. Secondo le prime ricostruzioni l'assassino aveva una relazione con la coetanea che in precedenza era stata fidanzata con De Roberto e che a quanto pare si stava riavvicinando al diciottenne.
La tragedia si è consumata nei pressi della Solfatara di Pozzuoli. I due amici hanno incrociato la coppia e subito il sedicenne, accecato dalla gelosia, avrebbe cominciato a inveire contro De Roberto. Ne è nata una lite e, particolare che poi avallerebbe anche la dinamica successiva dei fatti, Del Core sarebbe intervenuto per difendere l'amico dalla furia del minorenne che, nel frattempo, aveva estratto un coltello. Del Core, raggiunto da tre colpi al torace e alla spalla destra, si è accasciato al suolo moribondo: ha smesso di respirare poco dopo all'ospedale Santa Maria delle Grazie. Il vero bersaglio del giovanissimo assassino, ovvero Loris De Roberto, ferito da sette coltellate, all'addome, al torace, a un braccio e a una spalla, è ora ricoverato in gravissime condizioni in rianimazione.
È bastato poco per individuare lassassino. I carabinieri lo hanno ammanettato qualche ora dopo nellabitazione dove vive con la famiglia, nella zona della Stazione centrale. Durante la perquisizione è stato trovato un borsone nel quale aveva nascosto i vestiti insanguinati. Adesso si trova nel centro di accoglienza per i minorenni dei Colli Aminei.
È stata proprio la ragazza, involontaria causa della tragedia, a fornire agli investigatori importanti indicazioni per rintracciare il coetaneo. Che da alcuni mesi lavorava in una palestra della zona alta di Pozzuoli come istruttore di taekwondo. Esperto di arti marziali mostrava più dei sedici anni da poco compiuti. Sembra che portasse sempre in tasca il serramanico utilizzato poi laltra notte e soprattutto che lo avesse spesso mostrato agli amici: «Rincaso tardi - diceva - mi serve in caso di aggressione».
Non era la prima volta che scoccavano scintille tra lui e De Roberto: probabilmente il riavvicinamento di Loris alla sua ex era stato già all'origine di una spedizione punitiva, circa un mese fa, organizzata da Salvatore davanti casa del rivale. Ma tutto si era concluso con un nulla di fatto grazie all'intervento di comuni amici. Ieri sera però le cose sono andate diversamente.
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