160 dipinti dai musei Usa

In arrivo dai più importanti musei degli Stati Uniti la produzione di Edward Hopper, forse il maggior interprete della «solitudine americana» del Novecento: quasi 160 opere dal Whitney Museum, dal Brooklyn Museum, dal Newark Museum e dalla Terra Foundation for American Art di Chicago e, «last but non least», dal Columbus Museum of Art. La mostra si terrà a Palazzo Reale dal 15 ottobre di quest’anno fino al successivo 24 gennaio, e sarà suddivisa in sette sezioni, con quadri dai primi anni del secolo scorso fino a metà dei Sessanta: dagli autoritratti all’erotismo, dai paesaggi alle spiagge desolate, un immersione del tutto interiore, ma non psicologica, negli anni della Depressione, del sogno dei Kennedy, del boom economico, ovvero, per dirla tutta, nel cuore dell’anima americana, un’anima «essenzialmente solitaria, abituata alle grandi distanze» come ha osservato il poeta Charles Simic.

Tra i quadri che saranno esposti, anche alcuni capolavori come «Cape Cod Sunset» del 1934, «Second Story Sunlight» del 1960 e «A Woman in the Sun» del 1961, icone che ritroviamo ogni giorno sulle copertine dei libri, nelle cartoline illustrate e nella pubblicità.

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